«Sono molto contento di averci creduto e di aver contribuito alla realizzazione di un’opera fondamentale per un territorio che patisce gravi carenze sanitarie, negli anni accentuate da una evidente disattenzione istituzionale». Si va spediti verso la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, la data di consegna dovrebbe essere fine 2023. È quanto ha affermato il presidente facente funzioni Nino Spirlì in visita, inaspettata, questa mattina sui cantieri di contrada Insiti.

L’opera prevede una dotazione generale di 376 posti letto (46 posti di terapia intensiva) per un importo complessivo, che risale a un Accordo di programma del 2007, di 143 milioni di euro. L’approvazione definitiva del progetto risale al maggio 2019. Attualmente sono in corso le lavorazioni relative all’armatura delle travi di fondazione dell’edificio ospedaliero e al getto di pilastri, travi e solai del futuro edificio tecnologico.

Nel frattempo, giovedì prossimo, le organizzazioni sindacali terranno una conferenza stampa per la sottoscrizione di un accordo con l’azienda di costruzione in materia di sicurezza sul lavoro. Si sta invece rivelando più complesso il processo di realizzazione dell’arteria di completamento che collegherà la vecchia con la nuova statale 106 jonica sul cui tratto, a metà strada, sorgerà il nuovo ospedale. L’iter è in corso da oltre cinque anni.

C’è stato chi aveva pensato di affidare la strada ad Anas, proposta caduta successivamente nel vuoto. E ora il Comune di Corigliano-Rossano dovrà procedere all’approvazione del progetto definitivo, già dotato di copertura finanziaria (6 milioni di euro). Nel corso degli anni si era pensato alla realizzazione di una complanare, ma non c’erano i fondi, per cui si è dovuto fare marcia indietro.

La struttura sostituirà i vecchi attuali ospedali di Corigliano-Rossano

Intanto il presidente Spirlì si è detto soddisfatto dell’andamento dei lavori per il nuovo ospedale: «Un’opera fondamentale per un territorio che patisce gravi carenze sanitarie, negli anni accentuate da una evidente disattenzione istituzionale. La grande soddisfazione è vedere gli sviluppi di un cantiere partito solo tre mesi fa, quando ho autorizzato l’inizio dei lavori. Sarà una struttura molto importante che andrà a sostituire i vecchi plessi di Rossano e Corigliano, ottimizzando l’offerta sanitaria in un territorio che ne ha assoluta necessità. Entro la fine di questa estate, avremo già la copertura di un primo piano del plesso e molto velocemente si andrà verso la realizzazione degli altri tre».