Portare la 'nduja in cabina e farla "volare" con i passeggeri. È questo l'obiettivo cui Gal terre vibonesi, il consorzio locale che promuove le azioni e le politiche di sviluppo rurale, sta lavorando da alcuni mesi. Un progetto tutto in itinere che vede la società consortile impegnata in prima fila per avviare alcune iniziative contro le limitazioni sul trasporto nel bagaglio a mano sugli aerei.

 

Oggi, come annunciato dal presidente Vitaliano Papillo e dall’amministratore delegato Franco Barbalace, un piccolo ma considerevole passo in avanti con l’incontro, definito proficuo, con il direttore Sacal Piervittorio Farabbi, negli uffici dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

 

Sicuramente, a dare un impulso in più verso questa direzione, lo hanno provocato gli articoli pubblicati sulla nostra testata dove raccontavamo da un lato l’esperienza tragicomica dei passeggeri costretti a cestinare il prodotto simbolo della Calabria, dall’altro la necessità di attenersi alle norme aeroportuali da parte del personale impiegato nei controlli bagagli.

 

Il confronto è servito per delineare una strategia comune in grado di bilanciare le esigenze di sicurezza con quelle dei viaggiatori. Pertanto la cautela è d’obbligo. Il tema tuttavia ha suscitato ampio dibattito e coinvolto utenti, imprenditori e associazioni che hanno evidenziato la necessità di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio, tra cui il famoso insaccato (considerato alla stregua di un salame piccante), non frapponendo ostacoli. Le novità, quasi certamente, non tarderanno ad arrivare.