Gli operatori turisti della zona del “Salice” chiedono da tempo un incontro all’amministrazione comunale di Corigliano Rossano per affrontare alcune questioni emergenziali di carattere ambientale e della erogazione di servizi, ma ancora non riescono ottenere risposta. Gli imprenditori si sono riuniti nei giorni scorsi in una struttura turistica della zona costiera al fine di esaminare le decisioni da assumere. «Tutto tace, denuncia l’imprenditore Natale Falsetta, presidente del Cotaj (consorzio operatori turistici dell’alto jonio). Non riesco a capire le ragioni circa il perché un’amministrazione comunale si metta contro una categoria così importante per l’economia e lo sviluppo del Paese. Chiediamo semplicemente degli interventi affinché questa fascia di territorio possa essere più accogliente e più sensibile alle tematiche del decoro urbano. Noi qui raccogliamo e versiamo la tassa di soggiorno che pagano i turisti, stiamo parlando di circa 700/800mila presenze che corrispondono a circa 250mila euro. E allora perché non ascoltare anche gli operatori turistici?».

 Era stata ipotizzata l’attivazione di un tavolo tecnico che metta al centro la programmazione.  In linea con il rappresentante del Cotaj anche il direttore del Villaggio Thurium Pasquale Motta il quale auspicava una maggiore attenzione da parte del nuovo assessore al turismo Costantino Argentino alle tematiche del turismo. «Mi complimento per gli eventi importanti programmati, sostiene Motta, ma dobbiamo programmare insieme anche in relazione alle problematiche emergenti e di estrema attualità come la questione energetica e del gas. Abbiamo poi, la problematica del Piano spiaggia, si tratta di gestire per 33 km di area demaniale e di decidere come utilizzare le spiagge libere».

Tante le proposte lanciate dagli operatori turistici, tra queste la formazione del personale della polizia locale per la conoscenza della lingua straniera: «Abbiamo tanti turisti che non conoscono la lingua italiana e si rivolgono agli agenti della polizia municipale al fine di assumere informazioni, ma spesso notiamo che ci sono delle enormi difficoltà di comunicazione tra le parti», conclude Motta, che auspica più collaborazione tra ente locale e categoria imprenditoriale. L’avvocato Catia Grappoli, socia del camping Onda Azzurra, sottolinea le carenze presenti nella zona del Salice e chiede la possibilità di un incontro per discutere delle questioni reali che attanagliano questa realtà.