Con l’emergenza coronavirus e la relativa chiusura delle scuole fino al prossimo 15 marzo, il Governo pensa a come aiutare le famiglie e i lavoratori tramite voucher per baby sitter e congedo parentale. Lo ha confermato il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti: «Stiamo studiando alcune di queste misure. Siamo a lavoro per adottare le migliori misure per il Paese. Le mie proposte le ho portate e le riporterò. C'è la volontà di accompagnare le famiglie in questa emergenza. Si deve arrivare a una dimensione di fiducia tra il Paese e le istituzioni».

Le misure per aiutare le famiglie

«Ora è il momento delle risposte - ha detto - non si tratta di fare annunci, ma di adottare le misure più efficaci. Ci sono già delle famiglie», quelle che vivono nelle zone rosse, che stanno «facendo i conti da tempo con misure restrittive, abbiamo provato ad accompagnarle con lo smart working, ad esempio».

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Intervenendo alla trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital, Bonetti ha poi sottolineato che «non corrisponde al vero che sulla sospensione delle lezioni il Comitato scientifico avesse dato parere contrario e non ci è stato riportato. È chiaro che dobbiamo evitare le modalità di contatto e prossimità delle persone e riorganizzare il vivere sociale, non annullarlo o bloccarlo».


Chiesti fondi all'Europa 

«Sto pensando - ha aggiunto - a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher, si tratta di proposte per le quali ci sono in corso valutazioni economiche. Anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società e oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora». «All'Europa - ha concluso il ministro - sono stati chiesti fondi e la spesa che serve deve essere messa in campo per sostenere le famiglie. Avevamo già un voucher baby-sitter, che non era stato reintrodotto nella legge di Bilancio».