Lezioni da casa, anche le scuole calabresi pronte a sperimentare le classi virtuali

Il Governo dispone la chiusura degli istituti di istruzione fino al 15 marzo per l'emergenza coronavirus, ma sollecita l'attivazione di corsi interattivi attraverso la rete. Dall'Ufficio scolastico regionale: «Pronti a partire»

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di Salvatore Bruno
5 marzo 2020
06:40

Il passaggio dedicato all’attivazione della didattica a distanza, è indicato al comma g) dell’articolo 1 del Decreto appena emanato dal presidente del Consiglio dei ministri, contenente le misure destinate ad arginare la diffusione del famigerato coronavirus. Insomma le scuole devono chiudere i battenti in tutta Italia, ma nel terzo millennio non mancano le infrastrutture informatiche per la prosecuzione delle lezioni in rete.

Al fianco di dirigenti e docenti

«Siamo pronti ad offrire ogni tipo di assistenza e supporto - afferma la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Maria Rita Calvosa – L’interlocuzione con il Miur per concordare le strategie di affiancamento e sostegno a presidi e docenti, impegnati in questa nuova sfida, è già avviata. Mi risulta peraltro che diversi istituti, anche in Calabria, siano nelle condizioni di poter offrire questo tipo di servizio».


Smart learning

Al Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza la didattica a distanza è addirittura già attiva dall’apertura dell’anno scolastico. L’istituto diretto da Antonio Iaconianni, infatti, fin dallo scorso settembre ha lanciato un progetto di smart learning denominato classi aperte, a cura degli insegnanti Giuseppe Autiero e Stefania Vetrini, impegnati in lezioni pomeridiane a beneficio di ragazzi componenti di un’aula virtuale, collegati in rete attraverso le piattaforme Skype o Google Classroom. L'ampliamento de sistema di lezioni da remoto è già in atto. I primi corsi potrebbero iniziare entro la fine della settimana.


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Nel capoluogo bruzio hanno comunicato di essere immediatamente pronti ad attivare la didattica a distanza, anche il Liceo Scientifico Enrico Fermi, guidato da Angela Corso, e la scuola secondaria di primo grado Bonaventura Zumbini, diretto da Marietta Iusi. L’emergenza da coronavirus, potrebbe quindi paradossalmente rivelarsi utile per imprimere quella spinta decisiva verso quel processo di innovazione delle modalità di formazione degli alunni, da tempo auspicato ma fino ad oggi lontano dall’essere pienamente attuato.

Giornalista
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