All'indomani del varo del nuovo programma operativo, scatta la corsa alle assunzioni. Assieme ai molteplici interrogativi che da lunghi mesi animano il dibattito sanitario sulla priorità da accordare ai due principali bacini da cui attingere: i precari, assunti nel corso degli anni con contratti flessibili per superare i vincoli posti dal blocco del turn over, e coloro i quali sono inseriti nelle graduatorie delle aziende dopo aver superato un concorso e in posizione utile per l'assunzione.

 

Le modifiche alla legge Madia

Ma se fino a qualche mese fa la legge di riferimento per le stabilizzazioni nelle pubbliche amministrazioni (legge Madia) offriva criteri troppo stringenti per consentire a tutti i precari calabresi di accedere alla procedura, adesso le maglie si sono allargate e con esse anche i tornelli delle assunzioni. Già nella manovra finanziaria la legge Madia era stata sottoposta a modifiche spostando a dicembre 2019 il termine entro cui i lavoratori avrebbero dovuto maturare i tre anni di servizio. Ma ancora più recente è l'emendamento al Milleproroghe, che dovra essere approvato in Parlamento, che sposterà l'asticella ancora più in là di un anno: a dicembre del 2020.

 

Le stabilizzazioni

Tali modifiche spalancano, ovviamente, le porte della stabilizzazione a migliaia di precari della sanità calabrese che se non lo hanno già fatto, certamente potranno maturare i requisiti per accedere alla procedura nei prossimi mesi riaccendendo però un fronte già caldo che è quello di scontro con gli idonei delle gradutorie. Forti di un concorso pubblico alle spalle, già nelle scorse settimane erano scesi in piazza a Catanzaro per rivendicare il posto di lavoro. E neppure questo bacino appare esiguo. 

 

Il fronte caldo degli idonei

Cifre alla mano, sono complessivamente 510 gli idonei rimasti finora in attesa del varo del programma operativo e il consequenziale scorrimento delle graduatorie. Al Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria risultano 120 operatori sociosanitari idonei; vi sono poi le due graduatorie dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per infermieri e operatori sociosanitari che assieme contano 170 idonei e per finire la graduatoria di operatore sociosanitario espletata dall'azienda sanitaria provinciale di Vibo Valantia, la più corposa, con 220 idonei in attesa di un posto di lavoro. 

 

Il programma operativo 2019/2021

Ma i posti disponibili in Calabria, secondo il programma operativo varato dalla struttura commissariale sono  in totale 493. Una coperta troppo corta ma che adesso toccherà alle varie aziende sanitarie e ospedaliere regionali gestire dal momento che con una nota diramata lo scorso 21 gennaio dalla Cittadella si era fatto sapere che: "la determinazione del fabbisogno di personale, relativo al triennio 2020-2022, deve essere definito da tutte le aziende nel termine del prossimo 29 febbraio. E' stata altresì prevista la predisposizione da parte delle aziende dei relativi piani annuali delle assunzioni del personale nel rispetto dei tetti di spesa di cui al programma operativo 2019/2021. Si precisa che per gli anni 2020/2021 codeste aziende subito dopo la presa d'atto da parte dell'organo commissariale procederanno all'assunzione a tempo indeterminato del personale, nei limiti di spesa indicati nel proprio bilancio, senza alcuna ulteriore richiesta di autorizzazione all'organo commissariale".

 

La situazione al Pugliese

Un caso esemplare è rappresentato dall'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Qui dopo le note vicissitudini che hanno riguardato il trasferimento dei precari storici al policlinico Mater Domini- i quali avendo raggiunto i 48 mesi di attività, non potevano più accedere alla proroga dei contratti - si è proceduto allo scorrimento delle graduatorie ma continuando ad assumere personale a tempo determinato. In particolare, sono stati assunti 43 operatori sociosanitari e 13 infermieri dalle graduatorie in vigore. Dipendenti che sono andati ad ingrossare le fila del contingente precario che certamente sarà ora stabilizzato per il doppio effetto prodotto dall'approvazione del programma operativo e dalla modifica della legge Madia. Complessivamente i posti per le stabilizzazioni autorizzati all'ospedale Pugliese sono 174 che si colmeranno a seguito delle verifiche dei requisiti raggiunti da ciascun precario oltre alla stabilizzazione del personale assunto a novembre dalle graduatorie. In caso contrario, si procederà ancora allo scorrimento delle graduatorie ma per numeri davvero irrisori.