Locri, salvi i 220 dipendenti del call center. Nessuno sarà licenziato

A livello nazionale salvaguardati i posti di lavoro di 834 persone grazie ad un accordo raggiunto tra i sindacati

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di Redazione
12 settembre 2019
10:51
Lavoratori in un call center
Lavoratori in un call center

È stato raggiunto l'accordo tra le segreterie nazionali e territoriali di Slc, Fistel e Uilcom che ha messo in sicurezza 834 lavoratori italiani di cui 220 a Locri. Lo comunica la Slc-Cgil Calabria. «A seguito dell' aggiudicazione della gara Enel da parte dell'Ati System House-System Data Center per il lotto di Locri, si sono espletate - è scritto in un comunicato stampa -le procedure della clausola e il prossimo 16 ottobre tutti i lavoratori oggetti di clausola passeranno alla nuova azienda a invarianza sia salariale che di diritti acquisiti. Nello specifico grazie a questo importante accordo sindacale i lavoratori manterranno livello inquadramentale, profilo orario, scatti di anzianità, articolo 18 preJobsAct e anzianità convenzionale».

 


«Non si può che esprimere grande soddisfazione per aver salvaguardato non solo 220 posto di lavoro ma anche il loro salario e tutti i diritti conquistati negli anni» dice Daniele Carchidi, segretario generale della Slc Cgil Calabria che aggiunge: «Questo era quello che chiedevamo, questo ciò per cui abbiamo lottato, garantire piena e sana occupazione a seguito dei cambi di appalto. Oggi anche i lavoratori calabresi hanno il primo loro esempio di clausola sociale “pura”. Eppure in una così bella giornata di festa per 220 tra lavoratrici e lavoratori non si può non ritornare all'estate di 2 anni fa, quando 126 lavoratori della locride furono licenziati a causa di Engie, la multinazionale francese che con scelleratezza - conclude - eluse la clausola sociale lasciando senza lavoro madri e padri di famiglia».

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