Confagricoltura non parteciperà domenica alle votazioni per il rinnovo degli organi del consorzio di bonifica Ionio-Catanzaro. È insomma scontro tra associazioni ed ente consortile, accusato di far cassa sulle spalle delle imprese agricole senza tuttavia offrire servizi efficienti. A finire al centro della contesa è il contributo consortile che le aziende sono chiamate a versare ma non commisurata al valore dei servizi ma ai costi sostenuti dai consorzi.

Da qui lo scontro che si consumerà domenica al momento delle elezioni, con Confagricoltura che farà mancare la propria lista e anche i voti degli iscritti. Anche la Regione da tempo sta tentando di mettere mano alla riorganizzazione dei consorzi, veri e propri carrozzoni produttori di buchi in bilancio e gravati da un numero consistente di dipendenti. Secondo la legge di riordino che dovrebbe vedere la luce in Consiglio regionale il numero delle sedi dovrebbero passare dalle undici attuali a cinque, una per ogni provincia.