Prima l’adeguamento dell’asse viario, poi la riqualificazione urbana dell’intera area. È stato avviato un cantiere davvero significativo nel retroporto di Gioia Tauro, dove vanno avanti a ritmo spedito i lavori lungo la strada che taglia la prima zona industriale, costeggiando lo scalo e collegando la città del porto e San Ferdinando.

L’intervento, che prevede anche il rifacimento dell’impianto dell’illuminazione pubblica, secondo le previsioni finirà prima del nuovo anno, periodo nel quale andrà in appalto la seconda trance che prevede la realizzazione di una pista ciclabile e di un parco urbano nella zona del cimitero gioiese.

Il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Andrea Agostinelli, sta controllando di persona il cronoprogramma di quella che definisce «strada dell’orgoglio visto che è da quando sono arrivato a Gioia Tauro che questa arteria è certamente degradata e non è un biglietto da visita dignitoso per il primo porto italiano».

L’ammontare complessivo dei due appalti supera i 10.000.000 di euro, e il presidente ricorda lo sforzo fatto per il reperimento di queste risorse dall’allora senatore 5Stelle, Fabio Auddino. L’opera che l’Autorità realizzerà è frutto di un accordo con cui il Corap, il consorzio regionale per l’industrializzazione, riconosce l’ente di Stato quale soggetto attuatore.