Il delegato regionale all’Organizzazione e Risorse umane: «Si conclude la prima parte delle procedure concorsuali, iniziata all’indomani dell’insediamento della Giunta»
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Sono 258 i nuovi assunti della Regione Calabria che hanno superato i concorsi per il potenziamento dei Centri per l’impiego e che ieri mattina hanno firmato il contratto di lavoro, nella sala verde della Cittadella regionale a Catanzaro, alla presenza dell’assessore regionale all’Organizzazione e Risorse umane, Filippo Pietropaolo e dell’assessore regionale al lavoro, Giovanni Calabrese. Presenti anche il direttore generale del Dipartimento Personale, Marina Patrizia Petrolo, ed il direttore generale del Dipartimento Lavoro, Roberto Cosentino.
Si tratta, in particolare, di 177 unità di profilo C e 81 unità del profilo D, di vari profili professionali. Fra qualche mese saranno espletate altre procedure concorsuali che concluderanno così anche la seconda fase del piano del fabbisogno regionale.
«È stata una giornata bellissima – ha raccontato l’assessore Pietropaolo – con tutti i giovani che hanno firmato il contratto con la Regione. Si conclude dunque la prima parte delle procedure concorsuali, iniziata all’indomani dell’insediamento della Giunta, e che giungerà al termine con l’assunzione di altre 270 nuove unità, il cui concorso si espleterà tra fine aprile e metà maggio. Ulteriori 31 unità saranno riservate alle categorie protette con legge 68».
«Un’altra procedura concorsuale – ha spiegato ancora Pietropaolo - si espleterà, inoltre, tra giugno e luglio e riguarda i 113 posti per funzionari, categoria D, in forza alla Regione, per dare seguito a quanto previsto nel decreto del milleproproghe che ci dà alla Regione la possibilità di inserire nuovo personale per sostenere le attività del Pnrr anche valorizzando le esperienze dei lavoratori precari di Azienda Calabria Lavoro. Successivamente – ha concluso - avremo la modifica del Piano del fabbisogno con la quale attiveremo ulteriori assunzioni e provvederemo al passaggio a tempo indeterminato, entro la fine del 2023, anche delle 81 unità dei centri per l’Impiego, categoria D».