In attesa che il Mise convochi il tavolo di crisi per salvare i dipendenti del caseificio, le rappresentanze territoriali di Cgil, Cisl e Uil saranno ricevuta dalla Città metropolitana e dalla Regione
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Ancora sospeso il destino occupazionale dei 79 dipendenti del caseificio Alival, del gruppo Nuova Castelli, situato nella zona San Gregorio a Reggio Calabria. Lo scorso aprile il Gruppo ha comunicato che lo stabilimento verrà chiuso entro il primo trimestre del 2023 e che di conseguenza lavoratori e lavoratrici perderanno il lavoro. In attesa che il tavolo di crisi al Mise venga convocato, Nicola Rodi, segretario generale Flai Cgil Reggio Calabria, Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria, e Antonio Zavettieri, segretario confederale Uil Reggio Calabria, proseguono le interlocuzioni istituzionali al fine di sensibilizzare ed informare sulle condizioni occupazionali e sulla situazione delle commesse e del volume di affari del sito produttivo reggino.
Le prossime interlocuzioni
Dopo l’incontro nelle scorse settimane con il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e il recente incontro con l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Fortunato Morrone, nei prossimi giorni i sindacalisti Rodi, Zema e Zavettieri saranno ricevuti dalla Regione e dalla Città Metropolitana.
Sarà il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace a ricevere i rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori e lavoratrici a palazzo Alvaro venerdì 20 maggio alle 12.
Sarà, poi, la vicepresidente della regione Calabria, anche assessora al Lavoro, Giusi Princi, che con l’omologa della regione Toscana Alessandra Nardini ha sollecitato la convocazione del tavolo nazionale, a ricevere alla Cittadella i sindacalisti Nicola Rodi, segretario generale Flai Cgil Reggio Calabria, Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria, e Antonio Zavettieri, segretario confederale Uil Reggio Calabria, martedì 24 maggio alle 15.
Intanto nessuna risposta è pervenuta al Comune di Reggio Calabria che dopo l’incontro delle scorse settimane con rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori e lavoratrici, aveva scritto ad Alival per trattare la questione.
La vertenza e la richiesta al Mise
Lo scorso aprile il gruppo Castelli, di cui Alival fa parte e che a sua volta è di proprietà della multinazionale francese Lactalis, ha annunciato la chiusura entro marzo 2023 dello stabilimento reggino sulla scorta della necessità di garantire la continuità produttiva del gruppo e di concentrare gli investimenti sulle strutture economicamente sostenibili. Tali non sono ritenuti, dunque i siti produttivi di Reggio Calabria e di Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia, che ad oggi rischiano la chiusura. I sindacati si sono subito mobilitati e in attesa che il Mise, dove sono pendenti o da aprire già 165 tavoli di crisi, calendarizzi anche questo, continuano nella loro attività di sensibilizzazione delle istituzioni affinché si sia informati, pronti e compatti a difendere lo stabilimento e il patrimonio occupazionale ed economico che rappresenta per il territorio.