Ha definito proficua l'odierna riunione al settore Finanze del comune di Reggio Calabria, l'assessore al Welfare Demetrio Delfino. Scopo dell'incontro, l'individuazione di una soluzione ai ritardi accumulati sull'erogazione degli stipendi ai 160 assistenti educativi delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città di Reggio Calabria, in attesa da oltre quattro mesi. «Pensiamo di poter pagare la mensilità di novembre e di rendicontare quella di dicembre, iniziando così a riequilibrare la situazione. Attendiamo che gli uffici ci diano risposta domani, dopo aver controllato i conti», ha spiegato l'assessore Demetrio Delfino.

«Vogliamo dare risposte ma ci sono ritardi dovuti a molteplici fattori. Unitamente al Covid, allo smart working e alla carenza di personale, ha inciso anche l'approvazione del bilancio a novembre, resasi necessaria per attendere le somme necessarie del Decreto agosto, cancellare il debito ed evitare definitivamente il dissesto finanziario dell'Ente. Questa specifica attività di rendicontazione, inoltre, trattandosi di fondi comunitari e dunque vincolati, segue un iter macchinoso che coinvolge diversi uffici. Qui registriamo dei ritardi ascrivibili all'emergenza sanitaria, allo smart working e alla carenza di personale», ha spiegato ancora l'assessore al Welfare reggino.

Con lui questa mattina anche l'assessora al Bilancio Irene Calabrò, i dirigenti Francesco Barreca e Franco Consiglio e alcuni dipendenti dei Settori coinvolti. «Dopo aver esaminato la posizione delle cooperative che erogano per il Comune questo servizio di assistenza educativa, abbiamo ovviato ai rallentamenti sulle rendicontazione con una soluzione che dovrebbe consentire di pagare a breve la mensilità di novembre», ha spiegato l'assessora al Bilancio Irene Calabrò.«Ci dispiace per i lavoratori e le lavoratrici e per le cooperative in difficoltà. Sentiamo nostro questo problema e faremo di tutto per risolverlo al più presto, ma restano delle criticità. Intanto, nell'immediato, stiamo cercando di sanare il sanabile», ha sottolineato ancora Demetrio Delfino.