Fondi europei 2021-2027, Oliverio avvia la programmazione: «Partiamo in anticipo»

VIDEO | La Regione Calabria parte con la pianificazione delle risorse comunitarie. A Catanzaro sono stati illustrati ambiti e modalità di intervento

 
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di Rossella  Galati
14 ottobre 2019
17:08
Il presidente Mario Oliverio
Il presidente Mario Oliverio

Da due anni di ritardo a due anni di anticipo. La Regione Calabria parte con la programmazione dei fondi comunitari 2021-2027. Alla cittadella regionale di Catanzaro è entrato nel vivo infatti l’iter di confronto con il partenariato istituzionale ed economico sociale per far emergere priorità, ambiti e modalità di intervento. «L'obiettivo che noi ci siamo posti in questi anni, sul quale bisogna insistere, è quello di utilizzare le risorse e utilizzarle bene - ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio -. Perchè le risorse che vengono utilizzate per operazioni assistenzialistiche, sono risorse che il sud e la Calabria ha conoscituo bene e ha pagato dure conseguenze. La nostra regione è stata, da sempre, oggetto passivo del processo di pianificazione. E oggi partiamo con due anni di anticipo rispetto al prossimo ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2021-2027. Il lavoro messo in campo negli ultimi anni, gravato dal recupero di enormi ritardi, ha consentito di liberare la Regione dalle funzioni di sola gestione e di renderla soggetto attivo delle attività di pianificazione e programmazione».

Gli obiettivi

Da 14 assi della programmazione precedente si passa ora a 5 obiettivi trasversali, una grande semplificazione che eviterà la dispersione delle risorse:  si punta infatti ad  una Europa, e quindi una Calabria più intelligente, più verde, più connessa  ma anche più sociale e più vicina ai cittadini. «Se restiamo concentrati su cinque obiettivi principalil, allora abbiamo la possibilità di misurare bene cosa acadrà» ha spiegato il vicepresidente Francesco Russo. Restano da discutere le risorse ma la cifra dovrebbe superare quella della programmazione precedente. «Per le regioni del sud, pur essendosi ridotto il finanziamento complessivo per tutti i programmi operativi regionali, penso che si andrà oltre i 2 miliardi». Nelle prossime settimane l’interlocuzione proseguirà con tutto con il partenariato della regione per far emergere priorità, ambiti e modalità di intervento della politica di coesione nel territorio calabrese. Le proposte programmatiche che la Regione trasferirà ai Tavoli nazionali ed europei, per Oliverio e per il vicepresidente Russo, dovranno essere definite sulla scorta del processo partecipativo in cui sarà rilevante il contributo dei beneficiari della programmazione. 


I programmi messi in campo

Il governatore è entrato poi nel merito dei programmi messi in campo parlando del progetto Scuole sicure «Attraverso il quale – ha specificato -  sono stati finanziati circa 650 interventi e altri 150 sono in corso di finanziamento, per un totale di circa 720 milioni di euro di investimento. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza tutte le scuole della Calabria anche attraverso uno specifico piano che prevede appunto l’integrazione delle risorse attuali con quelle della programmazione 21-27. Riguardo a City Logistics la Regione ha posto le condizioni per correre ed essere tra le migliori regioni europee, puntando agli obiettivi di crescita di sostenibilità fissati dall'Ue e dall'Onu per il 2030 con lo sviluppo di un sistema integrato di trasporti per i centri urbani. Sul sistema porti, in linea con l’azione 5 del Piano regionale dei trasporti, si punta farne la porta di accesso al territorio. La Regione – ha proseguito -  ha anche avviato una serie di attività per la mitigazione del rischio idrogeologico che non è solo un fattore ambientale, ma è fondamentale per la sicurezza e per la crescita economica e sociale. La Calabria - ha detto ancora Oliverio - è pronta a recuperare anche il suo patrimonio identitario, di memoria, di storia, di arte e cultura, di eccellenza dell’agroindustria». Il presidente Oliverio si è soffermato inoltre sulla necessità dello snellimento delle procedure burocratiche e sull’importanza della comunicazione e dell’informazione istituzionale.  «Il dato nazionale è che il 91% degli italiani non è informato. È necessario – ha sottolineato - dotarsi degli strumenti necessari per un’informazione diffusa e capillare allo scopo di consentire ai cittadini di avere pari opportunità e diritti di conoscenza, trasparenza e legalità, da esercitare per accedere ai fondi».

 

 

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