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A partire da oggi, le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del porto di Gioia Tauro: ‘Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota – ritengono non più procastinabile l’intervento di misure immediate atte al raggiungimento dell’abbattimento della cassa integrazione. Pertanto l’attuazione dello stato di agitazione si concretizzerà – fanno sapere – con la sospensione dei rientri giornalieri da parte di tutti i lavoratori posti in Cigs mensile e con la gestione delle richieste di flessi di attività’.
Inoltre i sindacati proseguono nella ferma convinzione di effettuare una forte azione di protesta nel caso in cui ‘l’azienda dovrebbe rimanere ferma sulle proprie posizioni’.
Si chiede anche al Presidente della Regione, Mario Oliverio, un incontro urgente unitamente all’azienda ‘per ricondurre le parti ad un avvicinamento atto alla difesa del reddito dei lavoratori. Vogliamo ricordare che dopo tre giorni di proteste che hanno bloccato le attività operative di tutto il Porto, si era convinti che si pervenisse a risultati tangibili nell'immediato per dar seguito al grido di allarme lanciato dai lavoratori a tutte le istituzioni ma che con grande delusione la riunione su citata si è rilevata inconcludente e soprattutto senza prospettive certe per un rilancio del terminal’.