VIDEO | Prezzi alimentari in crescita vertiginosa: a Corigliano-Rossano pane a +75%, formaggio a +128%. Nuclei familiari in difficoltà e richieste di interventi urgenti per fermare le speculazioni
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La guerra in Ucraina continua a ripercuotersi sull'economia globale, con effetti tangibili anche nella quotidianità degli italiani. A Corigliano-Rossano, nel Cosentino, in alcuni casi si registra un aumento medio dei prezzi alimentari del 40%, mettendo in difficoltà molte famiglie.
Attenti osservatori hanno rilevato aumenti significativi nei prezzi di beni di prima necessità. Ad esempio, il prezzo del pane è passato da 2 euro a 3,50 euro, segnando un incremento del 75%. Il formaggio Grana Padano, un tempo acquistabile a 7 euro al chilo, ora costa 16 euro, con un aumento del 128%. Anche il prosciutto crudo ha visto un rialzo da 21 euro a 27 euro al chilo, equivalente a un incremento del 28,5%. Il settore ortofrutticolo non è immune agli aumenti. Le ciliegie, frutto stagionale molto apprezzato, sono ora vendute a 10 euro al chilo.
Il prezzo dell'anguria, simbolo estivo, è triplicato, passando da 0,50 euro a 1,50 euro al chilo. Anche i prezzi delle carni sono aumentati drasticamente: la carne di vitello, precedentemente venduta a 13-14 euro al chilo, ora costa tra 18 e 20 euro, mentre il pollo è passato da 7 euro a 10 euro al chilo. Il costo della vita è aumentato significativamente, ma gli stipendi sono rimasti invariati, aggravando la situazione economica per molte famiglie, in particolare per chi vive già in condizioni di indigenza. Questo scenario sta diventando un vero e proprio dramma sociale, con sempre più cittadini che faticano a far fronte alle spese quotidiane. C’è chi chiede con forza interventi da parte delle autorità competenti per controllare e limitare questi aumenti spropositati. C'è la percezione che, oltre ai fattori esterni come la guerra in Ucraina, ci siano speculazioni in atto da parte di alcuni operatori economici.