Archiviata da poche ore la manifestazione a difesa dello stadio Ezio Scida, Crotone si prepara nuovamente a mobilitarsi per l'aeroporto Pitagora. Com'è noto, il prossimo 31 agosto termineranno i voli Ryanair per Pisa, a fine ottobre quelli per Bergamo, e ciò potrebbe mettere seriamente a rischio l'attività dello scalo. Ad oggi questa infrastruttura rappresenta l'unica via che permette una mobilità accessibile a tutti, non solo alla provincia crotonese, ma alla fascia jonica.

 

Servono risposte immediate, e perciò sono state programmate due manifestazioni proprio davanti lo scalo: la prima si terrà nella mattinata di giovedì 30 agosto e sarà promossa dal movimento Vita di Nando Amoruso, da sempre a difesa delle infrastrutture del territorio e non solo. Una mobilitazione che, visti i precedenti, non passerà inosservata: una delle ultime organizzate dallo stesso Amoruso aveva visto lo scorso febbraio la celebrazione del funerale dell'aeroporto di Crotone. Il presidente di Vita si presentò alle porte dello scalo vestito da prete con tanto di bara, carro, manifesti e addobbi funbri, con l'intenzione scenica di voler dare vita alla cerimonia di addio dell'infrastruttura.

 

La seconda manifestazione è prevista, invece, per venerdì 31 agosto nel primo pomeriggio, promossa dal Comitato Cittadino Aeroporto Crotone, sempre a Sant'Anna; la stessa associazione ha lanciato l'allarme ormai da molti mesi in merito alla conclusione dei voli per la Toscana e la Lombardia, e proprio lo scorso 10 agosto ha organizzato l'ultimo sit-in davanti lo scalo. «Rilanciamo questo allarme proprio nell'ultimo giorno dei voli per Pisa – ha dichiarato ai nostri microfoni Francesco Turano del Comitato – questo rappresenta l'anticamera della chiusura dell'aeroporto perchè molto probabilmente, se non succederanno fatti nuovi, a fine ottobre lo scalo chiuderà. In merito non abbiamo ricevuto alcuna risposta da nessuno, appunto per questo siamo molto indignati e arrabbiati perchè questa è una situazione che andava presa di petto, e per la quale andava trovata una soluzione. Non è giusto che in questo territorio l'unica struttura efficiente vada sospesa per sempre. L'appello è rivolto a tutti i cittadini del territorio e della fascia jonica perchè questa è un'infrastruttura indispensabile per noi, direi vitale, poiché se viene a mancare, non ci sarà nessuna alternativa. La strada statale 106 è quella che è, idem la ferrovia, l'unico modo per potersi spostare sono i pullman, e non è una mobilità dignitosa per la gente di questa provincia. Spero tanto che per fine ottobre si trovi la soluzione che permetta di continuare l'attività volativa di questo aeroporto, perchè non riesco e non voglio immaginare la chiusura totale dell'aeroporto».

 

L'invito che Turano, in rappresentanza del Comitato Cittadino Aeroporto Crotone, ha espresso alla cittadinanza intera è quello di una partecipazione massiccia alla mobilitazione a difesa dello scalo: «dovete venire ad aiutarci – conclude – perchè noi da soli non riusciamo ad affrontare questi strateghi della politica. Dobbiamo rivendicare i nostri sacrosanti diritti».