"Ci riteniamo moderatamente soddisfatti per le rassicurazioni fornite dal sottosegretario Claudio De Vincenti sulla vertenza Gioia Tauro. Per la nascita dell'Agenzia per il lavoro portuale ha comunicato De Vincenti è solo una questione di tempo, auspichiamo sia così". É quanto affermano, in un documento congiunto, i segretari generali della Calabria di Cgil, Angelo Sposato (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil).    

 

 Porto di Gioia Tauro, il presidente Oliverio spinge per la creazione dell’Agenzia

 

"La decisione assunta dalla presidenza della Commissione bilancio alla Camera, che ha cassato la proposta di inserimenti all'interno della manovra di bilancio - proseguono Sposato, Tramonti e Biondo - sarà superata al Senato o, al massimo, attraverso un provvedimento ad hoc entro la fine dell'anno. De Vincenti ha avuto parole rassicuranti sulla prossima nascita di uno strumento fondamentale per provare a dare un futuro a centinaia di lavoratori del porto di Gioia Tauro. Le parole del sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri provano a mettere un poco di chiarezza dentro una vicenda paradossale circa la politiche economiche annunciate dal Governo verso il mezzogiorno e Gioia Tauro. Aspettiamo i provvedimenti del Governo sui fatti e gli atti conseguenti, auspicando una soluzione positiva della vicenda. Cgil, Cisl e Uil Calabria hanno chiesto al Governo l'apertura di un confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per monitorare i termini del protocollo di luglio e per discutere dei possibili interventi ed investimenti nell'area del retroporto industriale, per creare sviluppo e lavoro e proiettare l'area in una dimensione di crescita. Altrimenti rimarranno solo gli annunci. Per Cgil, Cisl e Uil, poi, l'incontro nella Cittadella regionale di Catanzaro è stato importante per fare chiarezza sullo sviluppo di un percorso che era stato sottoscritto lo scorso mese di luglio a Palazzo Chigi, un percorso che prevedeva l'istituzione dell'Agenzia per il lavoro portuale a Gioia Tauro quale base fondamentale dentro un piano di rilancio dei porti e, soprattutto, di quello gioiese. Siamo convinti che questo tipo di confronto debba diventare un metodo nei rapporti istituzionali con il Governo nazionale e l'amministrazione regionale. Sarebbe utile, infatti, ritrovarsi a distanza di sei mesi per fare il punto sull'applicazione dei programmi di sviluppo per il porto di Gioia Tauro".

   

Agenzia per il lavoro, i sindacati dei portuali protestano col Governo 

 

"Cgil, Cisl e Uil - é detto ancora nel documento - ritengono che l'Agenzia per il lavoro portuale rappresenti un punto di partenza necessario e non più rinviabile all'interno di una strategia che, nei prossimi mesi, dovrà mirare a far ripartire l'economia della Calabria a partire dal rilancio produttivo di uno degli scali portuali più importanti del Mediterraneo. In questo contesto il Governo non può più rinviare un'operazione verità sull'attivazione della Zona economica speciale all'interno dell'hub gioiese, così come non può più tacere su quali saranno le risorse investite sulla Calabria rispetto al miliardo ed ottocento milioni disponibili attraverso il Programma operativo nazionale Infrastrutture e reti. Allo stesso tempo, per Cgil, Cisl e UIl della Calabria, Rete ferroviaria italiana ed Anas dovranno mettere nero su bianco quale sarà il loro impegno concreto per la modernizzazione delle infrastrutture viarie e ferroviarie e per rendere finalmente efficiente la rete logistica nell'area industriale di pertinenza del porto di Gioia Tauro".