«I lavoratori iscritti alla Gioia Tauro Port Agency riceveranno l'Indennità di mancato avviamento (Ima). Si è conclusa positivamente l'attesa dei portuali di Gioia Tauro, iscritti nell'elenco dell'Agenzia, che dallo scorso agosto non percepivano il pagamento dell'Ima. Dopo ripetute interlocuzioni, tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e l'Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, la Direzione generale del Dicastero ha disposto il nulla osta al relativo pagamento, in base all'elenco definito dall'ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli». Lo riferisce un comunicato dell'Autorità portuale.

«Nella missiva ministeriale, inviata anche all'Inps - si aggiunge nella nota - è stato ribadito l'esercizio dell'autonomia decisionale e gestionale dell'Autorità di sistema portuale nel procedere all'individuazione, in conformità alle disposizioni di legge, dei lavoratori da inserire nell'Agenzia e, pertanto, dei beneficiari dell'indennità di mancato avviamento».

«È stato, altresì, specificato - è detto ancora nel comunicato - che l'Ufficio legislativo del Ministero delle Infrastrutture, investito della questione interpretativa delle misure normative da adottare, nel condividere la posizione dell'Autorità di sistema portuale, ha chiarito che l'Ente ha iscritto i lavoratori nell'elenco della Port Agency in applicazione all'art. 4, comma 1 del DL 243/2016, convertito in legge n°18 del 2017 e modificato dal dl 104/2020, convertito in legge 126/2020. Viene così ribadito che i criteri per la regolare iscrizione dei lavoratori alla Port Agency sono stati responsabilmente adottati dall'Autorità di sistema portuale in quanto esiste nell'area portuale di Gioia Tauro una condizione soggettiva di persone licenziate per esubero da impresa ex art. 18 o ex art.16 e che, da almeno cinque anni, persistono stati di crisi aziendale o cessazioni delle attività terminaliste e delle imprese portuali».

«In via prudenziale – si legge ancora –, l'ente ha ritenuto di far confluire nell'Agenzia gli ulteriori soggetti licenziati per esubero, applicando, oltre ai meri criteri fissati dalla norma in materia, riferita all'esubero da impresa ex art. 16 o ex art. 18 regolarmente autorizzata, ulteriori criteri di salvaguardia che hanno sostanzialmente assimilato le valutazioni effettuate in sede di prime iscrizioni a quelle successive all'emendamento. Nello specifico, quindi, è stata verificata ed accertata la sussistenza del requisito del godimento degli ammortizzatori sociali dell'impresa ex art. 18 o ex art. 16 nel quinquennio precedente all'entrata in vigore dell'emendamento».

«I lavoratori che rientrano nell'elenco - conclude il comunicato dell'Autorità portuale - sono quelli appartenuti alle società Automar (ex Blg), Coopmar, Universal Service, International Shipping, Sea Work e All Service».