VIDEO | I fondi del Pot serviranno per realizzare una banchina crocieristica. Ma il vice sindaco Malavolta chiede più attenzione per lo scalo: «Non c'è solo Gioia Tauro»
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Pesca, turismo e agroalimentare: sono le tre filiere di intervento verso cui orientare la vocazione portuale. Previsto un investimento di 12 milioni di euro per la realizzazione di una banchina crocieristica ma anche per garantire servizi minimi essenziali come l’acqua potabile e l’illuminazione. Fondi già in capitolato nell’ambito del Pot (Piano delle opere triennale) ma mai spesi.
Il vice sindaco Claudio Malavolta parla di vizi burocratici che possono essere superati: «Il porto di Gioia Tauro è una infrastruttura estremamente importante e siamo sicuri che la governance, legittimamente, sia stata distratta dal concentrare la massima attenzione a quella infrastruttura. Che, tuttavia, ha un indirizzo diverso, complementare, rispetto al ruolo che deve svolgere il porto di Corigliano Rossano.
Incontro sinergico
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro promosso dall’amministrazione comunale alla presenza del commissario dell’Autorità portuale, della capitaneria di porto, di rappresentanze parlamentari nazionali e regionali, del sindaco e del vice sindaco del Comune di Corigliano Rossano e delle organizzazioni sindacali.
Si sta lavorando in piena sinergia tra gli attori in campo. Previsto un nuovo incontro prossimo a Catanzaro alla presenza della governatrice Jole Santelli, dell’assessore Gianluca Gallo e del consigliere regionale Giuseppe Graziano. Mentre sul piano formale saranno aggiornate le cartografie con una nuova denominazione: sarà il porto non più di Corigliano, ma di Corigliano Rossano.
Si punta al turismo crocieristico
Il vice sindaco Malavolta preannuncia l’avvio dei lavori di manutenzione sin dai prossimi giorni: «Si tratta di interventi di efficientamento degli impianti di illuminazione e dell’acqua».
Sul piano politico la visione è di prospettiva: «La connotazione turistica sarà uno dei punti nodali su cui investire - conclude Malavolta -. Il nostro porto ha la possibilità, poiché i fondali lo consentono, di ospitare navi di straordinaria portata, ecco perché è necessario dare avvio agli interventi minimali di manutenzione».