VIDEO | Dopo due anni di emergenza sanitaria, il caro energia rischia di affossare definitivamente il settore. Ma l'imprenditore della città cosentina non si è arreso e ha deciso di apportare delle modifiche ai piatti proposti alla clientela
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«Noi siamo aperti dal 2008 in continuità, e dal 2015 abbiamo deciso di destagionalizzare l’attività». Così Salvatore Fiorito, titolare del ristorante “Atmosfera Versatile” sul lungomare di Paola, ha ripercorso la crescita del suo locale, divenuto nel tempo un punto di riferimento fisso nel campo dell’alta cucina sul tirreno cosentino.
Confermata anche quest’anno, l’incoraggiante tendenza rischia adesso di subire i contraccolpi della crisi energetica, da cui dipendono rincari in bolletta che, nel caso del ristorante, nel solo mese di agosto hanno registrato un rialzo del 128%.
Malgrado le difficoltà, l’imprenditore non si è comunque scoraggiato, sia per tutelare il posto di lavoro al personale, sia per continuare a servire i tanti, affezionati, clienti.
«Noi vogliamo continuare a dare alle persone la possibilità di “ristorarsi” – ha specificato Salvatore Fiorito – Il termine “ristorazione” deriva da “ristoro”, quindi dare un momento di serenità e riunione familiare attraverso un’opera che possa risultare gradevole. Purtroppo i due anni di emergenza sanitaria hanno lasciato il segno, soprattutto alla categoria cui appartengo, perché ad un certo punto sembrava che il covid si potesse prendere solo in bar e ristoranti. Ciononostante abbiamo resistito, presentandoci alla ripartenza con entusiasmo e voglia di fare, la stessa che oggi è messa a dura prova dalla crisi energetica iniziata a partire dallo scorso mese di Aprile, che ha comportato rincari in bolletta divenuti quasi insostenibili».
Come molti suoi colleghi, il ristoratore paolano ha incontrato ingenti difficoltà già a partire dalla scorsa primavera, quando il costo delle materie prime è schizzato alle stelle. «Ci devono dare una risposta – ha proseguito Fiorito – Perché quest’anno (fino a prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, ndr) abbiamo visto una lievissima ripresa, quindi sappiamo di essere validi attori sul mercato. Non è possibile che, nella Camera di Commercio di Cosenza, si continui ad assistere alla mattanza degli artigiani della ristorazione e delle partite Iva, costrette a dichiarare forfait per il prezzo del pane o dell’olio di semi. Occorre che chi di dovere agisca, magari abbassando l’imposta sul valore aggiunto, che così com’è avvenuto per le famiglie, passate dal 22 al 5%, garantirebbe un notevole alleggerimento della pressione».
In virtù di questo stato di cose, una delle contromisure adottate in autonomia dall’imprenditore, è consistita nell’apertura del menù anche a piatti che, ferma restando la cucina gourmet, hanno meno esigenze sul fronte degli ingredienti per comporli.
«Abbiamo predisposto la nostra offerta – ha concluso il titolare dell’Atmosfera Versatile – cercando di implementare il nostro menù, in questo periodo di destagionalizzazione, con una cucina più popolare, fatta di materie prime che non stanno subendo eccessivamente i contraccolpi dell’aumento dei prezzi, in gran parte figlio dei costi che derivano soltanto dal caro energia. Noi siamo una catena di sopravvivenza – ha chiosato infine Salvatore Fiorito – nella quale il destino di ognuno dipende dall’anello cui è legato. Se il primo inizia a soffrire, soffriamo tutti. Ed è quello che sta accadendo».