I cittadini di Paola, d'ora in poi, avranno un motivo in più per pagare le tasse. L'amministrazione comunale, infatti, ha aderito al progetto della società Remunero, creatrice dell'omonima start up che ha l'obiettivo di premiare i cittadini in regola con i pagamenti della Tari, la tassa sui rifiuti. L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel complesso Sant'Agostino nella città del santo, alla presenza del sindaco Roberto Perrotta, dell'amministratore unico e fondatore di Remunero, Federico Orlando, e del responsabile dello sviluppo del software Remunero, Francesco Rende. L'evento, che si è svolto nel rispetto dei rigidi protocolli anticovid, è stato moderato dall'addetta stampa Rossana Tosto.

Cos'è la Remunero Srl

La Remunero Srl è una società con sede ad Olbia, che premia il «comportamento corretto dei cittadini in materia di raccolta differenziata dei rifiuti, sviluppando una mentalità ecologista». Secondo questa logica, il Comune trarrebbe numerosi altri benefici: miglioramento dell’ambiente; aumento della qualità del rifiuto conferito; accesso ai finanziamenti della Comunità Europea; diminuzione delle emissioni di Co2.

Come funziona 

La società Remunero apre dei conti online ai contribuenti Tari, attraverso un’apposita applicazione, «accreditando l’equivalente di quanto pagato l’anno precedente sotto forma di crediti spendibili presso le attività commerciali del territorio». Affinché ciò si realizzi, ci sono tre regole imprescindibili: essere in regola con il pagamento della Tari, differenziare i rifiuti secondo i dettami del Comune e non prendere sanzioni per reati ambientali (es. abbandono di rifiuti). Dalle carte ufficiali del progetto, emerge un ulteriore aspetto: «Ogni tre mesi il Comune ci segnala i comportamenti dei contribuenti che non hanno rispettato queste tre regole e ai quali viene bloccato, per un mese, il conto Remunero».

Come si spendono i soldi 

«I contribuenti - si legge ancora - una volta reso operativo il conto, possono recarsi presso le attività del territorio dove hanno la possibilità di spendere dal 10% al 30% del valore degli acquisti fatti in quel momento pagando con il conto Remunero, il restante viene pagato in contanti, bancomat o carta di credito (es. spendo € 100, pago 10% in crediti e 90% in contanti). I crediti passano dal conto del contribuente al conto della P.IVA pur essendo stati battuti come sconto sullo scontrino o sulla fattura. Ne deriva una defiscalizzazione pratica immediata (attività verificata e giudicata regolare dall’Agenzia delle Entrate)».