Quando una grande impresa investe in Calabria è un’ottima occasione per tutto il territorio. È quanto fa l’azienda romana, Augustus Color, bellissima realtà presente nella nostra regione, a Palmi, da 4 anni, nota per il suo impegno nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio cinematografico nazionale e internazionale.

L’azienda, in un connubio tra innovazione, ambiente e memoria, ha annunciato e intrapreso il progetto tecnologico “Cinema e idrogeno”. Il programma, grazie al contributo dell'assessorato allo sviluppo economico della Regione Calabria e del Ministero per il Made in Italy, permetterà in modo green di recuperare e rendere di nuovo visibili nel loro splendore i negativi originali di tutti i film depositati nei magazzini di ex Technicolor, rinomato laboratorio di post produzione chiuso nel 2013.

Un’opportunità occupazionale

Oltre 3 milioni di fotogrammi verranno processati con intelligenza artificiale. Un incarico enorme di ricerca industriale e sviluppo sperimentale affidato ai tecnici della filiale calabrese. Un’opportunità lavorativa notevole per i giovani locali che hanno competenze in questo settore, i quali così possono ambire a restare nella propria Terra senza dover emigrare altrove. Una risorsa occupazionale che mira ad espandersi in un territorio che offre condizioni favorevoli dal punto di vista fiscale e imprenditoriale.

Progetto rispettoso dell’ambiente

Nei laboratori presenti a Palmi, si trasformeranno in gas di sintesi e poi in idrogeno gli scarti di pellicola della lavorazione delle copie positive dei medesimi film a suo tempo utilizzate per la proiezione al cinema. Grazie a questo sistema, le vecchie pellicole di tipo positivo che una volta erano destinate alle sale cinematografiche, anziché finire in discarica troveranno nuova vita nella produzione di una materia prima versatile e basilare per la transizione energetica, con un impatto vantaggioso sull’intero settore audiovisivo e sul pianeta. Uno dei principali punti focali del progetto vuole essere, infatti, la totale assenza di emissioni nocive. Grazie all’attività di ricerca e all’impegno verso la transizione energetica, questa iniziativa apre la strada a un futuro in cui anche le plastiche più difficili da trattare potrebbero assumere un ruolo importante nel ciclo produttivo, coniugando efficienza, tutela ambientale e innovazione.