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«La Calabria si conferma una Regione vivace e capace di produrre oli extravergini di oliva di qualità. Con il sacrificio, la passione e la professionalità si stanno ribaltando gli stereotipi che il mondo agricolo ha affibbiato ad un settore economico importante di cui, nel passato, gli agricoltori si sono resi corresponsabili». Con queste parole il responsabile regionale dei presidi Slow Food ha annunciato che altri due oli extravergine di oliva della provincia di Catanzaro potranno entrare nel presidio nazionale dei presidi Slow Food.
Le produzioni di qualità
«Gli oli in questione - spiega una nota - sono quelli dell'azienda agricola Mariangela Costantino di San Pietro a Maide e dell'Azienda Agricola di Catanzaro Giuseppe di Tiriolo. I campioni di olio inviati per la valutazione in Fondazione Slow Food per la biodiversità a Bra' (CN), hanno brillantemente superato il panel test a cui sono stati sottoposti e potranno fregiarsi così dell'importante riconoscimento. Entrambi gli oli sono stati prodotti con olive della cultivar Carolea (conosciuta anche come Nicastrese o Catanzarese). Si tratta di una cultivar a duplice attitudine adatta - spiega ancora la nota - cioè, per sia per la produzione di olio che di olive da tavola. Infatti il frutto è di grandi dimensioni e il tenore in olio sul peso è di circa il 18%. E' una delle cultivar più importanti in Calabria e la sua coltivazione occupa una superficie di quasi 50 mila ettari».