Il governatore della Calabria è intervenuto a Scilla al focus “Un Sud Green & Blue” promosso da Fondazione Magna Grecia, in partnership con Diemmecom. Con lui il presidente di Rfi Lo Bosco, il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Sessa e i sindaci di Villa San Giovanni e Reggio Calabria
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Infrastrutture strategiche per il sud, investimenti per strade e Alta Velocità, ponte sullo Stretto. Amministratori e massimi esperti di settore si sono riuniti questo pomeriggio a Scilla per discuterne a "Un Sud Green & Blue, Risorse, Ostacoli e Opportunità", primo focus di Sud e Futuri, l’evento organizzato dalla Fondazione Magna Grecia In partnership con LaC Network e Pubbliemme.
L’evento | “Sud Green e Blue”, in Calabria tanta acqua potabile ma la usiamo per innaffiare: il paradosso delle risorse sprecate
Al panel moderato dal direttore editoriale di LaC Network Alessandro Russo è intervenuto anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che ha ricordato i fondi stanziati dal governo per la messa in sicurezza della Statale Jonica, 3 miliardi in 15 anni che per il presidente sono arrivati grazie alla prospettiva della costruzione del ponte.
«Avevo già parlato con la Ragioneria Generale dello Stato per capire se fosse possibile spendere prima quei soldi e mi era stato detto che Anas avrebbe dovuto essere disponibile» ha detto Occhiuto «Anas sarebbe disponibile a bandire gare per la messa a terra dei 3 miliardi nel 2024. Tutti nel 2024 e non nei 15 anni previsti. Abbiamo ottenuto anche la possibilità di concludere i progetti del tratto della 106 fino a Melito Porto Salvo. Utilizziamo il ponte per attirare l’attenzione del governo per le altre infrastrutture». Insieme, tra gli altri, al presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Sessa e al presidente di RFI Lo Bosco, Occhiuto ha parlato anche di aeroporti.
«L'aeroporto dove saranno più evidenti i lavori della Regione è l’aeroporto di Reggio Calabria. Abbiamo avviato un’interlocuzione con Enav per risolvere alcune limitazioni sulle piste di Reggio, che sono il motivo per cui le compagnie low cost non sono disponibili a volare nonostante gli incentivi. Crotone é più problematico perché non ha i 2 milioni di passeggeri necessari per reggersi, ma al momento non si tocca perché non ci sono infrastrutture per permettere ai cittadini di muoversi. Ma se anche arrivasse un milione di turisti in Calabria come si sposterebbero da un posto all’altro?».
«Il mio mantra è realizzare i collegamenti tra aeroporti e ferrovie, realizzare nodi interconnessi» ha detto Dario Lo Bosco parlando del ponte sullo Stretto «Il ponte si farà. E questo non toglierà risorse alle altre opere fondamentali».
«Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato parere positivo sul ponte nel 1996» ha rimarcato Massimo Sessa «I tempi sono maturi, il ponte è un pezzo di una pianificazione generale, non un’opera isolata, che metterà il Mezzogiorno al centro del Mediterraneo come protagonista, come l’Italia è sempre stata».
«Il Governo ha capito che il Mezzogiorno può essere volano di sviluppo del paese, che non bisogna spingere le aree già industrializzate, ma liberare il Sud da burocrazia, Comuni che non hanno neanche un ufficio tecnico. Non bastano i finanziamenti se gli amministratori locali non hanno le competenze per mettere a terra i progetti» ha detto Saverio Romano, deputato e vicepresidente della Fondazione Magna Grecia.
E di ponte ha parlato naturalmente anche Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni: «La partita in realtà non è ancora realmente iniziata, perché al momento é stata solo riattivata la Società Stretto di Messina, aspettiamo di capire gli sviluppi. Villa non tollererà più la posa di prime pietre, come per la Variante Cannitello, che è ancora lì in quello stato. Villa pagherà un prezzo altissimo per essere il collegamento tra Europa e Mediterraneo, se sopportiamo l’impatto devastante allora vogliamo poter governare questo cambiamento. Il ponte che ci porta tutto il resto delle infrastrutture? Logica aberrante».
«Non vogliamo opere di compensazione ma opere complementari» le ha fatto eco il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Versace «Mi auguro che Reggio Calabria e Messina siano invitate al tavolo dove si prenderanno le decisioni sul ponte». Le infrastrutture complementari sono soprattutto autostrade e l’Alta Velocità che sul ponte dovrebbe passare.
«Normalmente per fare l’Alta Velocità si abbrevia il percorso del 10-15%. La Calabria ha un primato mondiale. 400 chilometri diventeranno 450 km. In tutto il mondo si fa l’Alta Velocità abbreviando il tracciato, tranne qui» ha accusato Francesco Russo, professore di Ingegneria dei Sistemi di Mobilità Sostenibile di UniMed «I parlamentari calabresi non hanno mai portato all’attenzione della politica nazionale il problema».