Nello scalo si assembleranno moduli per il trattamento di liquefazione dei gas. La soddisfazione della Cisl: «Contributo significativo allo sviluppo economico del nostro territorio»
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Grazie alla concessione demaniale rilasciata dall'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha preso il via sul porto di Crotone una nuova attività industriale che prevede cento posti di lavoro con un conseguente impatto economico ed occupazionale sul territorio crotonese.
Si tratta un’attività di logistica "di banchina" esercitata dall’azienda crotonese Metal Carpenteria nella zona del porto industriale di Crotone, su un’area di 20 mila metri quadrati che sarà utilizzata per la saldatura di moduli di carpenteria metallica, realizzati nelle officine della società ed assemblate in porto, da installare successivamente in impianti produttivi oltreoceano finalizzati al trattamento di liquefazione del gas.
Considerate le dimensioni dei manufatti, si è reso necessario completarne la produzione in un’area portuale in modo tale da assicurarne successivamente il trasporto con mezzi navali dedicati. L’atto di concessione rilasciato alla Metal Carpenteria rientra tra gli interventi di rilancio dello scalo crotonese attuati dall'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, nello specifico cinque interventi nell’area del porto vecchio, di quella commerciale e industriale con un investimento di oltre sei milioni di euro.
Gualtieri (Cisl): «Contributo significativo allo sviluppo economico del nostro territorio»
«Questa importante intesa siglata dal presidente dell'Autorità portuale Andrea Agostinelli con l'azienda crotonese – ha commentato il segretario generale della Cisl Magna Grecia, Daniele Gualtieri – potrà dare un contributo significativo allo sviluppo economico del nostro territorio. Si tratta di un'opportunità di rilancio e crescita per il territorio crotonese, che offrirà anche nuove prospettive di lavoro qualificato».
In proposito la Cisl Magna Grecia ha sollecitato un incontro con tutti i soggetti coinvolti con l’obbiettivo di realizzare un sistema formativo, in grado di rispondere alle richieste di figure professionali qualificate. «Per questo è auspicabile l'apertura di un tavolo che veda coinvolte istituzioni, università, associazioni sindacali e datoriali. Siamo convinti – ritiene Gualtieri – che nel nostro territorio ci sia bisogno di lavoro di qualità, per valorizzare le persone e le comunità e rafforzare i valori di giustizia e di legalità, per raggiungere obiettivi di crescita economica e sociale».