Quella di Assolac, acronimo di Associazione Latte Calabresi, è una storia che parte da lontano e che domani, martedì 30 aprile, otterrà il più prestigioso dei riconoscimenti: l'attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che visiterà lo stabilimento nel corso del suo viaggio in Calabria.  La storia di Assolac comincia nel 1956, quando un gruppo di produttori decise di creare una rete per la raccolta, la trasformazione e la distribuzione del latte fresco nella provincia di Cosenza. Si trattava allora di una necessità per tanti piccoli imprenditori, una strada obbligata per rimanere sul mercato e reggere la concorrenza delle grandi industrie nazionali collocate soprattutto nel centro-nord del Paese, la cui penetrazione anche nelle aree del meridione, stava mettendo in pericolo la filiera locale.

Il brick di latte nelle scuole

Una scelta strategica che condusse nel 1965, alla inaugurazione dello stabilimento della Centrale del Latte, ubicata in Via degli Stadi a Cosenza dove successivamente, sul finire degli anni settanta, iniziò pure la produzione di derivati del latte, in particolare formaggi freschi e stagionati, dalle ricotte ai caciocavalli, tanto per fare un esempio. La qualità del latte fresco si impone rispetto a quello a lunga conservazione negli anni ottanta, per merito di una efficace campagna di comunicazione, ma pure grazie ad iniziative condotte in sinergia con le istituzioni territoriali. Di rilievo quella condotta nelle scuole, con la fornitura gratuita di un brick di latte fresco a tutti gli alunni dell’area urbana, di scuole elementari e medie, direttamente in aula nell’orario della merenda, per sensibilizzare i bambini al consumo del latte.

L'ingresso in Granarolo

Nel 1988 un’altra svolta, con la nascita della Cooperativa Assolac e la successiva integrazione tra le attività della Centrale del Latte e quelle del gruppo pubblico Eurolat arrivando poi, nel 2000, alla stipula degli accordi commerciali con Granarolo, con la realizzazione di un nuovo e più ampio stabilimento produttivo a Castrovillari. Questo centro è il fulcro dell’intero distretto agroalimentare del cosentino dove confluisce all’incirca il 70 percento di tutto il latte raccolto in Calabria. Oggi Assolac gestisce la raccolta e commercializzazione della materia prima e si occupa dei servizi di assistenza ai soci, mentre la trasformazione del latte nel sito di Castrovillari e la commercializzazione delle produzioni è realizzata dalla Granarolo.

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L'attenzione ai dipendenti

La cooperativa è all’avanguardia anche nei rapporti con il personale dipendente, garantendo una occupazione stabile e adeguatamente retribuita. Proprio lo scorso 24 aprile è stato rinnovato il contratto aziendale integrativo con vigenza triennale fino al 2026. L'accordo, sottoscritto dal presidente Camillo Nola e dai rappresentanti delle tre principali organizzazioni sindacali italiane di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, oltre che da una delegazione di lavoratori, incentiva la produttività e l'efficienza e rafforza alcuni istituti contrattuali come la copertura delle malattie nei periodi di carenza che si integrano a specifiche coperture assicurative per gli infortuni, già adottate dalla Cooperativa. Gli incrementi previsti portano i premi mediamente alla quota di 900 euro annui per singolo dipendente. Tale risultato rappresenta un esempio virtuoso di dialogo costruttivo e collaborazione tra la governance aziendale, i lavoratori ed i sindacati. Un impegno che tutto il consiglio di amministrazione di Assolac ha sempre sostenuto, in una politica di ascolto delle esigenze dei lavoratori, al fine di costruire un clima più sereno nell'ambiente di lavoro, obiettivo che va oltre l’argomento della condizionalità sociale.

Accordo virtuoso

«Con questo accordo – afferma il vice presidente di Assolac, Franco Aceto – ci impegniamo a mantenere un contratto sartoriale per i suoi lavoratori, che non solo risponde alle loro esigenze, ma contribuisce anche a promuovere un ambiente di lavoro equo, efficiente e produttivo. È un passo avanti verso la realizzazione di una politica di gestione delle risorse umane che valorizza il capitale più importante di ogni azienda: il lavoro». Secondo il consigliere Alberto Statti, nel contesto regionale «la pratica di negoziare contratti di secondo livello è ancora poco diffusa in Calabria, ma per Assolac rappresenta una consolidata abitudine. Questo nuovo accordo è il rinnovo di un impegno che abbiamo preso in passato e che continua a distinguerci nel panorama agricolo regionale».