«Dopo le tante battaglie di questi mesi siamo orgogliosi dell’incredibile partecipazione dei cittadini calabresi al convegno che con grande convinzione abbiamo deciso di organizzare a Lamezia Terme. Due temi così importanti, come sanità e infrastrutture, soprattutto per ciò che riguarda la Calabria, devono essere messi al centro delle discussioni politiche ed oggi noi, come Udicon. abbiamo dimostrato che questo è possibile».

 

È quanto riferisce, in una nota il presidente nazionale dell’Unione per la difesa dei consumatori Denis Nesci, intervenuto, nella sala della Fondazione Mediterranea Terina Onlus di Lamezia Terme in occasione del convegno “Infrastrutture e sanità sulla strada per l’Europa: consumatori calabresi a confronto con le Istituzioni”.

 

Evento, svoltosi alla presenza del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al quale hanno preso parte oltre 1200 persone provenienti da tutta la regione e, in particolare, dalle province di Catanzaro e Vibo Valentia. «L’incredibile partecipazione dei cittadini calabresi - riferisce l’Udicon - è un forte segnale di cambiamento che questa regione vuole mostrare alle istituzioni e che il presidente Oliverio ha colto in pieno, sottolineando il ruolo importante dell’Udicon ed il lavoro incessante che questa associazione sta facendo per la Calabria ed ha chiesto di utilizzare questa incredibile forza per trascinare la regione fuori dalle sabbie mobili».

«Ringrazio tutte le persone che sono intervenute - ha aggiunto Nesci -, perché se hanno deciso di regalare il loro tempo per questa giornata, vuol dire che hanno a cuore la Calabria tanto quanto noi. Ringrazio il presidente Oliverio, perché a lui dobbiamo riconoscere l’onore di aver messo la faccia in una situazione così difficile, ma allo stesso tempo, a lui chiediamo di ascoltare le nostre richieste e le richieste di tutte le persone che oggi si sono recate a Lamezia Terme - ha concluso il presidente Udicon - non faremo più sconti, però, per tutte le lacune che la Calabria è costretta ad affrontare e interverremo con maggiore impeto per ogni cosa che non tornerà nei conti dei calabresi».

Le dichiarazioni di Mario Oliverio

«È una iniziativa bellissima. Questa terra, che ha problemi accumulati nel lungo periodo, necessita di incontri come questo, per mettere in campo tutte le energie e recuperare ritardi decennali e costruire una prospettiva». È quanto dichiarato dal presidente Oliverio durante l’iniziativa dell’Udicon.

 

«Il tema posto al centro dell'iniziativa – ha detto ancora Oliverio - è articolato in due argomenti: quello delle infrastrutture e quello della sanità. A riguardo delle prime, il problema ritengo debba essere inquadrato in una strategia. Appena eletto, la prima cosa con la quale ho dovuto fare i conti è stata quella di definire la Programmazione da presentate all'Unione Europea. È stato un lavoro intenso perché il 7 gennaio sono andato a Bruxelles per incontrare il Commissario Cretu e per dire: ci siamo, ci mettiamo all'opera. Dall'altra parte del tavolo si coglieva un clima di incredulità. Abbiamo lavorato sodo e abbiamo programmato risorse importanti, decidendo obiettivi. Ora siamo in una fase nella quale quelle risorse stanno entrando nel sistema circolatorio dell'economia e della società Calabresi. Ci sono bandi che ogni giorno vengono pubblicati, consultabili sul portale della Regione».

 

Sulla sanità Oliverio ha sottolineato che «la Calabria è una delle regioni commissariate dal 2010. Non mi stancherò mai di dire 'maledetto quel giorno in cui, di conseguenza, sono scattati una serie di vincoli’: il massimo di aliquote, i calabresi pagano il massimo di tasse, il blocco delle assunzioni. Il bilancio di sette anni di gestione commissariale, basandosi sui dati, è negativo. Nel 2010, la Calabria pagava alle altre regioni per la cura della salute dei suoi cittadini 200 milioni di euro. A distanza di sette anni ne paga 300. I calabresi che si curano fuori sono aumentati e non per patologie che richiedono alta specialistica, ma anche per malattie ordinarie, il che significa che c'è un problema di mancanza di fiducia nel sistema. Invece di riqualificare, di fare una operazione di riorganizzazione del sistema sanitario, si sono fatti tagli lineari, si sono tagliati servizi sul territorio per cui si ricorre maggiormente ai Pronto Soccorso. Ci sono responsabilità. Questi sono i problemi che ho posto in maniera forte al Ministro Lorenzin dicendo che mi andrò ad incatenare davanti a Palazzo Chigi se non ci sarà un atto interruttivo. Questi sono i problemi posti – ha concluso Oliverio -. E’ mio dovere come Presidente della Regione e non mi piego davanti a nessuno. A me interessa che il cittadino calabrese abbia gli stessi diritti di quelli del Veneto, della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Quindi io credo che noi abbiamo bisogno di una risposta netta. Aspetto questo. Riconvocherò l'assemblea dei sindaci, riconvocherò le forze sociali, anche voi, perché la Calabria non può stare in queste condizioni».