Lsu-Lpu, i sindacati: «La soluzione è stata trovata, l'ha detto Toninelli»

Il ministro durante l’incontro a Gioia Tauro avrebbe illustrato una bozza di emendamento che prevede stabilizzazioni e proroghe dei contratti dove non è ancora possibile assumere a tempo indeterminato. In attesa dell’ufficialità i lavoratori mantengono i presidi

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di Tiziana Bagnato
18 dicembre 2018
18:20

Un incontro rassicurante che potrebbe segnare la fine di una stagione lacrime e sangue per i 4500 lavoratori ex lsu lpu calabresi. Secondo quanto comunicato dalla Uil Temp il ministro Toninelli durante il confronto con i sindacati avvenuto a Reggio Calabria a Gioia Tauro avrebbe comunicato di «essere in possesso della bozza di emendamento che sarà inserito in queste ore all’interno del maxi-emendamento e che recepirebbe le istanze dei sindacati».


Il documento illustrato dal ministro - si legge in una nota diffusa sul gruppo Facebook dei precari calabresi - prevederebbe la «stabilizzazione per tutti i lavoratori ex Lsu Lpu calabresi con apposite deroghe e, dove questo non sia subito possibile per tutti, la garanzia della continuità lavorativa fino al 31 ottobre (quindi proroga dei contratti)».



«La nuova versione dell'emendamento che sarà presentato dal Governo pare conterrà – rende noto la Nidil Cgil- il riconoscimento dello status di ex Lsu e Lpu per la Calabria (superando la preoccupante sola dicitura Lsu); la proroga se confermata sarà per la Calabria di ordine contrattuale e non in utilizzo; sulla richiesta di storicizzazione dei 50 milioni il Ministro di è riservato un contatto diretto con il vice premier Di Maio prima di confermare questa possibilità».


Il documento, spiega Carlo Barletta, segretario geneale Felsa Cisl Calabria, entro stasera o domani mattina verrà ufficializzato e sarà notificato tramite gli uffici prefettizi. Il prefetto di Reggio, aggiunge la Cigil, «si é premurato di chiedere di far avere rassicurazioni ai vescovi calabresi , attraverso il Segretario Generale della Cgil Calabria verso il Presidente della Cec».

 


«Al Prefetto abbiamo comunicato che restiamo in attesa della ufficialità – conclude Antonio Cimino, Nidil Cgil - e formalizzazione dell'impegno del Governo e che pertanto restano in piedi tutte le previste ed annunciate forme di mobilitazione compresa quella a Roma».

Giornalista
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