È quanto rivelano i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone che sono stati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del Mef. Portofino la più ricca dello Stivale
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Sono circa 42 milioni i contribuenti del Bel Paese che hanno assolto l’obbligo dichiarativo, riferito all’anno di imposta 2022, con un aumento dell’1,3% rispetto al 2021. I dati relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche sono stati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del Mef e raccontano ancora un'Italia che mostra una significativa distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali.
Il reddito complessivo totale dichiarato dagli italiani ammonta a oltre 970,2 miliardi di euro (58 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +6,3%) per un valore medio di 23.650 euro, in aumento del 4,9% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente. La dinamica del reddito complessivo – si legge nella nota di sintesi del Dipartimento - riflette l’aumento dei redditi da pensione, da lavoro dipendente e da lavoro autonomo.
Tipo di dichiarazione
Sono 23,8 milioni le persone fisiche che hanno utilizzato il modello 730, con un aumento di oltre 740.000 contribuenti rispetto all’anno precedente; 8,8 milioni di soggetti hanno presentato invece il modello “Redditi Persone Fisiche”; i dati dei restanti 9,4 milioni di contribuenti, non tenuti a presentare direttamente la dichiarazione, sono stati acquisiti tramite il modello CU compilato dal sostituto d’imposta.
Portofino la più ricca
A guidare la classifica assoluta sono i piccoli centri come Portofino che guida la graduatoria con un imponibile Irpef pro capite di poco più di 90mila euro. Subito dopo, altri piccoli centri - come Lajatico in provincia di Pisa con oltre 52mila euro e Basiglio (MI) al terzo posto con un Irpef medio di 49mila euro. In queste piccole città nel calcolo della ricchezza è decisivo il basso numero di residenti che rende la classifica poco significativa, se si pensa anche che per trovare una grande città bisogna scorrere la graduatoria fino al decimo posto, dove si trova Milano che, non a caso, guida la classifica delle grandi città con un imponibile con oltre 35mila euro di media. A seguire, Padova (27.935 euro), Parma (27.759) e Bologna (27.625) e solo quinta la capitale con un imponibile Irpef medio superiore ai 27mila euro. Per leggere il nome di una città del sud, occorrerà scendere al 17° posto, dove la casella è occupata da Bari (22.419) che precede Napoli (21.372).
L'analisi territoriale conferma quindi che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (27.230 euro). E se i dati statistici da una parte rilevano come la Pianura padana rimanga l’area economicamente più prospera del nostro Paese, dall’altra confermano che la Calabria presenta il reddito medio più basso (17.160 euro), preceduta da Sicilia e Campania.
Il dato calabrese: Soverato su tutti
Se si guarda alla nostra regione, si scopre a sorpresa che non è nessuna dei cinque capoluoghi di provincia a guidare la classifica dei redditi, nella quale svetta invece il comune di Soverato con un imponibile pari a 22.627 euro, seguita da Rende con 21.350. Poi, le cinque maggiori città con Cosenza (20.982 euro), Catanzaro staccata di un nonnulla (20.981), Reggio Calabria (20.128), Vibo Valentia (20.125) e a chiudere Crotone che scende dai 20 mila euro per assestarsi sui 18.174 euro di imponibile.
Tra le altre città calabresi più significative ci sono Villa San Giovanni che rimane sopra il tetto della media dei 20 mila euro, mentre la centralissima Lamezia Terme scende a 17.352, e Corigliano-Rossano, il comune più esteso della regione e il terzo per popolazione, si attesta su un imponibile di 14.085.