Un lavoro giusto per una terra più giusta è il claim scelto dalla presidente dell’osservatorio contro la discriminazione sui luoghi di lavoro, Ornella Cuzzupi, per sintetizzare la mission dell’organismo istituito nel 2022 e che si è ufficialmente insediato da meno di due anni, con l’obiettivo non solo di indagare su un fenomeno tutt’altro che marginale e che investe pienamente pure la Calabria, ma anche di offrire un ausilio alle vittime di discriminazioni, restie nel denunciare per il timore di subire ritorsioni. Va in questa direzione un protocollo stipulato con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri per accedere ad un servizio anonimo di segnalazione e di assistenza.

L’impegno delle istituzioni

Sicurezza sui luoghi di lavoro, emersione del lavoro nero e gestione organica delle politiche attive alcuni tra gli altri argomenti affrontati nel corso della tavola rotonda ospitata nel salone degli specchi del palazzo della Provincia di Cosenza, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei principali organismi istituzionali del territorio, tra i quali Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro, oltre alle associazioni datoriali e degli imprenditori. Il contrasto alle discriminazioni è solo uno degli aspetti del più ampio spettro di attività di monitoraggio per la prevenzione di condotte illecite. «Si parte dai Centri per l’impiego – ha dichiarato Ornella Cuzzupi – che sono stati riorganizzati perché erano il tallone d'Achille di questa terra; c’erano ma non erano funzionanti. Adesso si stanno attivando grazie alla Regione Calabria che ha dato questo cambio di passo. Adesso però vanno implementate tutte le politiche attive sul territorio, altrimenti non si va da nessuna parte. Questa è una terra che ha grandi potenzialità e noi vogliamo essere punto di riferimento per i lavoratori, ed essere da supporto alle istituzioni per interagire e creare qual segmento virtuoso che può portare benefici a questa regione».

Punto di partenza

La giornata – secondo gli organizzatori – rappresenta il punto d’inizio di un percorso che dovrà portare alla creazione di una rete virtuosa, tra istituzioni, imprese e il mondo della scuola per fare in modo che la lotta alle discriminazioni nel lavoro sia costante. «Parliamo di mobbing, di disparità legate al genere, di soprusi, di poca sicurezza sul lavoro, di lavoro nero, sino ad arrivare ad un’edilizia scolastica che, di fatto, mette gli studenti e il personale scolastico su piani di sicurezza diversi. E di aspetti ne potremmo elencare molti altri. Con questa manifestazione vogliamo lanciare un chiaro messaggio alla nostra terra: noi ci siamo e siamo pronti ad affrontare insieme i problemi».

Sostegno all’occupazione

«Abbiamo istituito con una legge regionale l’osservatorio che è un unicum in Italia – ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso – Alcune regioni ci stanno emulando. Monitorare l’occupazione in Calabria non è mai facile. Stiamo provando a migliorare i numeri, nel comparto sanitario sono quasi 3mila le assunzioni e poi stiamo investendo sugli aeroporti, sulle vie di comunicazione, sui collegamenti, per rendere la Calabria una regione normale e cercare di attrarre quegli investimenti che consentiranno probabilmente ai nostri giovani di poter scegliere se rimanere o andare altrove».

L’intervento del sottosegretario

L’appuntamento si è chiuso con un intervento da remoto di Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: «L’impegno, mio e del governo, è trovare al più presto le risorse per far uscire la Calabria dal gap registrato in ambito occupazionale con altre aree del paese. Il lavoro nero non può essere tollerato e bisogna creare le giuste azioni non solo per ridurre il divario, ma per eliminare ogni forma di discriminazione nel mondo del lavoro».