Negli spazi museali della Cittadella regionale di Catanzaro l’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese, al tavolo con il dirigente del Dipartimento Fortunato Varone, il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara e il presidente di Federalberghi Fabrizio D'Agostino, ha presentato due avvisi pubblici.

Turismo e imprenditoria femminile

Il primo è “Kaire”, già proposto l’anno scorso, che ammonta ad 8 milioni di euro ed è rivolto alle aziende che operano nel settore turistico con l’obiettivo di far emergere il lavoro sommerso. L’altro si chiama FIF, Fondo imprese femminili" e riguarda uno sportello di autoimpiego per le donne, che vanta 6 milioni di euro. Due strumenti importanti che tuttavia fanno da prologo ad un progetto più complessivo e radicale, un nuovo piano occupazione per creare lavoro reale. «Occorre fare i conti con l’emorragia di calabresi che ogni anno vanno via dalla nostra regione – ha detto l’assessore – si parla di circa 10mila persone, in gran parte giovani, che potenziano le filiere di altri Paesi. Con il confronto con gli altri stakeholders, le associazioni datoriali, le aziende, i sindacati – ha aggiunto Calabrese – vogliamo invertire la rotta e concedere la possibilità ai calabresi di lavorare nella loro terra». Un altro punto di valore è il processo di riqualificazione dei Centri per l'Impiego. Stiamo facendo qualcosa di inedito ed importante - ha risposto - ora che le 500 assunzioni stanno cominciando a produrre frutti. Se ne stanno accorgendo i comuni che producono diversi progetti proprio attraverso i centri d'impiego».

Vertenze in atto

Impossibile non toccare l'argomento vertenze che arroventano il clima sociale forse oltre quello meteo. «Sui tirocinanti di inclusione sociale - ha detto Calabrese  - c'è un confronto in atto con i sindacati. Sappiamo tutti quanto i Tis incidano sui bilanci di Regione e Stato e sappiamo quanto pure sia fondamentale il loro apporto negli Enti. Siamo impegnati a trovare soluzioni radicali che possano far rispettare i conti e salvaguardino la dignità ed il lavoro di queste persone».

Altro fronte quello dei dipendenti Abramo Customer Care, su cui si sta spendendo in prima persona il presidente Occhiuto. «In questo caso combattiamo col tempo - ha aggiunto il responsabile del Lavoro - ma siamo in contatto quotidiano sia con Tim che col Governo. C'è preoccupazione, naturalmente, ma anche speranza».