La stima è di Coldiretti che ha registrato un’impennata dei colli con prodotti tipici inviati a chi non ha la possibilità di tornare a causa dell’emergenza coronavirus
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«Sono circa ventimila i pacchi spediti dalla Calabria verso parenti e amici residenti in altre zone d’Italia o in Europa per “regalare” prodotti tipici in vista delle celebrazioni pasquali». La stima, resa nota da Coldiretti Calabria, ripercorre un’abitudine che non è stata interrotta nemmeno dall’emergenza legata al coronavirus. Anzi, si è potenziata proprio come unico modo per costruire un ponte con la propria terra d’origine durante queste difficili giornate.
L’associazione di categoria ha evidenziato che «quest’anno molti calabresi, a causa delle restrizioni imposte dalle ordinanze del Governo nazionale e regionale, non potranno fare, giustamente, ritorno a casa per passare come di consueto le festività della Santa Pasqua con i propri cari. Si tratta prevalentemente di lavoratori, lavoratrici e famiglie che risiedono in Italia e in Europa. Queste persone – ha spiegato Coldiretti - non vogliono, però, rinunciare alle prelibatezze calabresi». Pertanto migliaia di pacchi sono stati spediti negli ultimi giorni dalla Calabria «sia fatti in casa che da aziende specializzate per mantenere vivo legame e tradizione».
Rimane un collegamento indissolubile con le proprie origini, specie durante i periodi di festa. «Un pezzo di Calabria, prevalentemente agroalimentare – ha aggiunto Coldiretti - che rende felici le persone che sono lontane dalla propria terra e che racchiude un grande valore di affetto che scaturisce dal cuore di chi invia. Insomma, ci si ritrova, anche se lontani, insieme a tavola con le nostre eccellenze simbolo di unione e fraternità».