VIDEO | Dalle associazioni datoriali e dai sindacati disco verde all'ipotesi di un terzo mandato. Venerdì prossimo 6 dicembre l'insediamento del nuovo consiglio e l'elezione del presidente
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La presentazione del bilancio di mandato non è un obbligo per le camere di commercio. E però Klaus Algieri, al termine del suo secondo quinquennio al timone dell'ente camerale di Cosenza, quello più difficile, scandito anche dalla pandemia, non ha voluto sottrarsi alla opportunità di tirare le somme del proprio lavoro e di quello della propria squadra. Ricordando pure con una punta di orgoglio quale fosse prima del giugno 2014, data della sua prima elezione, la condizione della struttura, lacerata da conflitti e ricorsi e da periodi di gestione ordinaria alternati a fasi di commissariamento. L'appuntamento, introdotto dal segretario generale Erminia Giorno, ha offerto l'opportunità per ricapitolare alcuni tra gli obiettivi centrati negli ultimi anni, dal Modello Open Camera Cosenza, alla democrazia partecipata del Parlamento delle Imprese, alla vicepresidenza nazionale di Unioncamere. E poi il recupero dello stemma storico, l'istituzione del Premio Olivetti e del Premio Antonio Serra, le buone pratiche riconosciute dall'Osservatorio sulle Innovazioni nel Settore Pubblico dell'OCSE.
Si profila un Algieri-ter
Soprattutto, da una consistente rappresentanza del consiglio camerale, è giunta la chiara indicazione di voler rinnovare la fiducia nei confronti del presidente. Sono intervenuti in questa direzione Giovanna Oliverio vicepresidente di Confcommercio, Mario Ambrogio per Coldiretti, Giovanna Blasi per Casa Artigiani, Luca Pignataro per Cia Calabria Nord, Francesco Citino per la Cna, Paola Granata per Confagricoltura, Massimiliano Ianni in rappresentanza dei sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil.
Le persone al centro
«Ogni giorno – ha detto Klaus Algieri – abbiamo alzato l'asticella di un centimetro, cercando pure di indirizzare le scelte della politica. Esempio e coraggio la cifra del nostro impegno, la promozione di imprese e competenze il nostro compito, la nostra missione. E poi quello di curare, risanare e ristrutturare. E questa Camera – ha aggiunto il presidente - ha curato, ha risanato, ha ricostruito. E per curare, risanare e ricostruire servono le persone. Bisogna mettere al centro le persone. E questa Camera di Commercio mette la persona al centro. È da lì che siamo partiti. Dalle persone che lavorano, che si dedicano con tempo e passione ai propri interessi, quelle che ci hanno scelto e persino quelle che non pensano a noi, mentre noi pensiamo a loro. Le persone che, tra mille incertezze, costruiscono le famiglie, base della nostra società. Le persone che, anche quando la partecipazione è indebolita, costruiscono la comunità locale e si spendono per i beni comuni. Le persone che, nonostante i mille obblighi e adempimenti a cui assolvere, costruiscono le imprese, creano buona crescita e buona occupazione. Le persone che, senza aspettarsi nulla in cambio, costruiscono le associazioni, assicurano la tenuta e la coesione sociale del territorio. Le persone che curano, risanano e ricostruiscono un territorio migliore. E ancora una volta insieme – ha concluso Algieri - la Camera c'è per noi e per tutti. E ci sarà anche dopo il 6 dicembre».
Medaglia celebrativa
Nell’introdurre la conferenza Erminia Giorno ha tra l'altro ricordato come nel 2015, sia stato scongiurato il rischio che la Camera di Commercio di Cosenza perdesse l'autonomia. Ed anche che negli ultimi due mandati il presidente, la giunta ed il consiglio camerale abbiano svolto le proprie funzioni gratuitamente. Al termine a tutti i componenti è stata consegnata una copia del bilancio di mandato ed una speciale medaglia appositamente coniata per l'occasione dall'Istituto poligrafico e zecca dello Stato.