Dramma sul lavoro a Crotone, sindacati chiusi per protesta

Nelle prossime ore, le sigle territoriali pitagoriche, si incontreranno per fare il punto della situazione e decidere quali azioni intraprendere
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di Giuseppe Laratta
5 aprile 2018
13:16

Sull'incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Crotone, che ha visto coinvolti tre operai, le segreterie generali pitagoriche di Cgil, Cisl e Uil hanno chiuso i rispettivi uffici territoriali in segno di protesta. Nelle prossime ore si incontreranno per fare il punto della situazione e decidere quali azioni intraprendere rispetto «all’ennesimo episodio di morti bianche (che di bianco non hanno assolutamente nulla) che stavolta hanno interessato tragicamente e direttamente il nostro territorio», scrivono in una nota.

 


Le segreterie regionali, congiuntamente alle strutture regionali di Filca-Fillea-Feneal – sempre in una nota - «denunciano l'ennesimo episodio di infortunio sul lavoro, avvenuto questa mattina a Crotone nel cantiere per i lavori comunali di ampliamento del Lungomare, che ha coinvolto due operai che hanno perso la vita ed un terzo che versa in gravi condizioni». Per i sindacati regionali,
«ancora una volta morti sul lavoro e questa volta in un cantiere pubblico che dovrebbe essere maggiormente ossequioso oltre che vigilato rispetto all'applicazione delle norme di sicurezza. Il fenomeno di recrudescenza degli infortuni mortali che in questi giorni stiamo registrando in tutto il paese, e che verranno ricordati il giorno del Primo Maggio a Prato da Cgil, Cisl e Uil, non può essere legato ad eventi fortuiti ma ha una sua origine rispetto alla mancata sicurezza dei luoghi di lavoro, alla inosservanza delle più elementari norme sulla prevenzione e ai relativi controlli.

«Chiediamo l'apertura di tavoli con le Prefetture»

Anche per questo motivo – continuano le sigle - chiediamo l'apertura di tavoli con le Prefetture della nostra Regione necessari a fare il punto sulla verifica e applicazione delle norme sulla sicurezza per il lavoro nei cantieri edili e nei siti produttivi di maggiore rischio e fin da ora chiediamo di poter programmare accessi nei luoghi di lavoro per un'azione di prevenzione congiunta del Sindacato e delle competenti Istituzioni”. “Ci stringiamo al dolore delle famiglie degli operai deceduti – conclude la nota congiunta dei sindacati - e oltre ad esprimere un profondo cordoglio alle stesse, rassegniamo fin da ora la disponibilità a sostenerle e a contribuire con tutti gli strumenti necessari al fine di chiarire dinamiche e responsabilità su quanto accaduto con le conseguenti azioni da intraprendere, compresa la costituzione parte civile»

Giornalista
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