Nei primi nove mesi dell'anno cresce il fatturato delle imprese calabresi, una crescita che sostiene l'aumento del Pil, nel primo semestre segna un +0,4%, dato che si pone in linea con la media italiana. È quanto emerge dell'aggiornamento congiunturale dell'economia calabrese realizzato dalla Banca d'Italia. Nel quadro macroeconomico continua ad influire negativamente la debolezza della domanda. 

L'industria ha mostrato segnali di ripresa, sostenuta dal comparto alimentare in cui è incrementata la domanda estera, in espansione il settore delle costruzioni che beneficia dell'effetto Pnrr per la realizzazione delle opere pubbliche. In frenata, invece, il settore dei servizi che ha registrato difficoltà nel commercio al dettaglio.

Occupazione in crescita

Cresce l'occupazione, anche se ad un ritmo inferiore rispetto la media nazionale, alimentata dalla componente del lavoro alle dipendenze. Ciò ha prodotto una riduzione del tasso di disoccupazione a fronte di un tasso di partecipazione al mercato del lavoro stabile e di una riduzione della popolazione in età lavorativa.

Il numero degli occupati nel 2024 è aumentato dell'1,2% rispetto al 2023. Un incremento che si attesta però sotto la media del Mezzogiorno e del resto d'Italia. L'aumento del numero di occupati è accompagnato da una riduzione delle persone in cerca di un impiego. Il tasso di disoccupazione è quindi diminuito al 15,4%.

L'incremento dell'occupazione ha riguardato le donne ed è stato alimentato dalla componente del lavoro alle dipendenze mentre i lavoratori autonomia sono in diminuzione.

La crescita dell'occupazione ha avuto positivi riflessi sul reddito delle famiglie. L'indicatore è aumentato del 3,2% rispetto allo scorso anno. Secondo i dati Inps a maggio le famiglie calabresi che percepiscono l'assegno di inclusione - che ha sostituito il reddito di cittadinanza - sono 47.500 pari al 5,9% dei residenti. L'importo medio mensile di 590 euro inferiore al dato nazionale che si attesta su 617 euro. Tuttavia, i consumi non sono aumentati.

Bene le esportazioni

Sul fronte delle esportazioni, la crescita è proseguita. Le vendite a prezzi correnti sono aumentate del 18% rispetto allo scorso anno.

L'incremento ha interessato i principali settori di interesse regionale, ovvero industria alimentare e le sostanze e prodotti chimici che insieme rappresentano oltre il 60% delle esportazioni. I mercati di sbocco sono prevalentemente i paesi extra Ue, in particolare i mercati asiatici.

I bandi Pnrr

Secondo i dati dell'Anac le gare bandite in Calabria nell'ambito del Pnrr ammontavano a 2 miliardi, oltre i tre quarti del valore riguardavano la realizzazione di opere pubbliche (1,5 miliardi) cui corrispondono circa 1.300 gare. Ai Comuni era riconducibile il 70% del numero. I bandi pubblicati dalle amministrazioni centrali rappresentavano l'11% del numero e pesavano per il 34% dell'ammontare complessivo a livello regionale.

Ad agosto 2024, le gare aggiudicate ammontavano a 1,2 miliardi, il 77% del valore complessivo bandito da novembre 2021, un dato sostanzialmente in linea rispetto alla media del Mezzogiorno e dell'Italia. Il tasso di aggiudicazioni variava tra il 41% per i bandi gestiti dalla Regione e l'86% per quelli delle amministrazioni centrali. Secondo elaborazioni della Banca d'Italia, nello stesso periodo per il 48% delle gare aggiudicate relative ad opere pubbliche non risultava ancora avviata la fase esecutiva, in Italia il dato si attesta al 52%. Nel 26% delle gare l'esecuzione appariva in ritardo rispetto al cronoprogramma mentre il 14% dei lavori risulta concluso.