Fornire ai giovani universitari gli strumenti necessari per poter fare impresa, e farla bene, anche in Calabria. È l’obiettivo principale della Summer school “Si può già fare”, progetto della neonata associazione “L’Orodicalabria”, fondata e presieduta dall’ex parlamentare Ernesto Magorno. Se n’è discusso ieri sera a Belvedere Marittimo, nel corso di una conferenza di presentazione a cui, tra gli altri, ha preso parte anche Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ente che patrocina la manifestazione. L'iniziativa, sostenuta dal Comune di Belvedere Marittimo, si concluderà il 31 agosto e si avvale della collaborazione dell'Università della Calabria, di Unindustria e di Confartigianato Calabria.

Il tavolo dei lavori

Dopo i saluti istituzionali del padrone di casa, il sindaco Vincenzo Cascini, gli ospiti hanno illustrato il progetto e il suo obiettivo, che è quello di creare un dialogo tra le istituzioni, l’Università e le imprese, fornendo ai giovani calabresi strumenti adeguati per trasformare le loro idee in progetti imprenditoriali concreti. Oltre al presidente Occhiuto, al dibattito hanno preso parte: il direttore scientifico de “L’Orodicalabria” Francesco Verderami, anche in veste di moderatore; il presidente della Fondazione Magna Carta ed ex ministro Gaetano Quagliarello, che ha relazionato sulle prospettive future dell’imprenditoria; il presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Nicola Maione e il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, che hanno analizzato il ruolo delle istituzioni finanziarie e dell’industria nella promozione dello sviluppo imprenditoriale.

L’ottimismo del presidente Occhiuto

«Come dice Francesco Verderami – ha detto Occhiuto ai nostri microfoni -, i giovani sono il sole della Calabria. Io svolgo una funzione come presidente di Regione, la svolgerò per qualche anno e il mio compito è quello di seminare opportunità per il futuro. Molti giovani lasciano la Calabria arricchendo le altre regioni, è una perdita per la nostra regione, non solo in termini di pezzi di futuro che vanno via, ma anche in termini di valori macroeconomici. Io sto cercando di costruire le condizioni affinché i giovani possano scegliere in futuro se rimanere in Calabria o andare via. Oggi questa scelta non ce l'hanno. E forse - ha concluso - non ce l'hanno anche perché chi ha governato la Calabria nei decenni passati ha descritto una regione piena di problemi, invece che descrivere una regione piena di opportunità».