L'assessore regionale rivendica il successo alla manifestazione internazionale e rilancia su lingua blu e peste suina: «Presto i nuovi bandi per ricostruire il patrimonio zootecnico».
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«Un successo, con 28 nostre aziende protagoniste della manifestazione grazie ai loro stand fortemente attrattivi. Un successo dovuto alla grande biodiversità della nostra regione e alla grande professionalità dei nostri imprenditori». C’è l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo ospite di “Dentro la notizia” (qui la puntata). Ai microfoni di Pierpaolo Cambareri, l’assessore Gallo ha rimarcato gli ottimi risultati raggiunti nell’ultima edizione del Sial (il salone internazionale dell’alimentazione) che ha chiuso i battenti pochi giorni fa a Parigi. Una manifestazione che ha visto protagonisti i prodotti dell’agroalimentare calabrese che continuano a rosicchiare posizioni sul mercato internazionale del made in Italy.
«La sensazione che abbiamo vissuto in questi giorni parigini – ha detto Gallo – è che i prodotti calabresi stiano riuscendo ad emergere anche sui mercati esteri. Gli spazi per farsi strada ci sono e le nostre aziende si stanno inserendo positivamente in questi spazi. Siamo piccoli, ma effervescenti».
Rivendicando il ruolo della politiche lanciate negli ultimi anni dal Governo regionale, l’assessore all’agricoltura ha sottolineato «l’azione poderosa» della giunta che grazie ad un marchio come quello di “Calabria Straordinaria” è riuscito ad attrarre l’attenzione dei mercati diventando in poco tempo immediatamente riconoscibile».
E se la kermesse di Parigi sembra avere raggiunto gli obiettivi desiderati, sensazioni positive sono arrivate anche dalla recente kermesse di “Slow Food” a Torino, che come al solito ha registrato un notevole flusso di visitatori agli stand predisposti per accogliere prodotti ed aziende made in Calabria. «Quello che mi ha meravigliato – ha detto rispondendo alle domande di Cambareri l’assessore Gallo – nella manifestazione di Torino è il fatto che i nostri stand siano stati letteralmente assaltati da tantissimi visitatori. Visitatori che non erano solo calabresi o figli di calabresi emigrati, ma persone che, attratte dalla qualità della nostra offerta, hanno comprato in appena tra giorni tutte le scorte di prodotti che gli imprenditori avevano portato fino in Piemonte».
Peste suina e lingua blu
Nella trasmissione di approfondimento quotidiano in onda da lunedì a venerdì alle 13 su LaC Tv, si sono approfonditi poi i tanti problemi che attanagliano gli agricoltori e gli allevatori calabresi. A partire dai casi di peste suina e lingua blu: «In Calabria la situazione è decisamente migliore che in altri parti d’Italia, noi siamo stati classificati come zona a rischio 2, un rischio meno elevato per esempio di quello che affrontano in Sardegna – ha detto ancora Gallo – e abbiamo chiesto una deroga per potere avere una finestra di caccia in modo che le squadre possano tornare ad essere operative per l’abbattimento dei cinghiali, che sono la prima fonte di diffusione del virus. Per quanto riguarda il capitolo della lingua blu (il morbo che affligge gli allevamenti ovini) abbiamo messo in atto una serie di disinfestazioni e commissionato le vaccinazioni per abbattere il problema alla radice. Abbiamo anche predisposto, per entrambi i problemi, nuovi bandi per la ricostruzione del patrimonio zootecnico e facilitazioni a costo zero per il rimpiazzo dei capi andati persi».