«Il 9 febbraio manifesteremo in migliaia a Roma dalla Calabria per chiedere al Governo di aprire un confronto con Cgil, Cisl e Uil». Lo afferma il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.

«Serve un piano di sviluppo»

«Il reddito di cittadinanza e quota 100 - aggiunge - sono provvedimenti che aiutano a contrastare la povertà e a far accedere alla pensione migliaia di lavoratori, ma occorre superare definitivamente la legge Fornero. Il Mezzogiorno ha necessità di infrastrutture, reti di collegamento, di un piano di sviluppo nelle Zone economiche speciali con le partecipate pubbliche e sostegno al sistema delle imprese sane che vogliono investire sul capitale umano e sul lavoro. Al Mezzogiorno - rileva Sposato - servono investimenti sulla legalità, un piano di investimenti pubblici, serve aprire i cantieri, istruzione, cultura, sanità, lavoro, per i giovani, un fisco equo e solidale per superare le disuguaglianze. Serve aprire una vera questione salariale e combattere sfruttamento e caporalato».

 

Il regionalismo differenziato 


Secondo Sposato, inoltre, «occorre scongiurare l'ipotesi del regionalismo differenziato che provocherà una frattura nel Paese e ne metterà a rischio la coesione. In Calabria, inoltre, c’è una escalation criminale che mette a rischio il sistema economico e sociale. Occorrono - conclude il segretario della Cgil calabrese - misure immediate da parte del Governo per contrastare concretamente la 'ndrangheta».