«Un nuovo progetto di riorganizzazione territoriale dell’Anas penalizza la Calabria e, in particolare, la provincia di Cosenza. Nello specifico prevede la definitiva chiusura e/o svuotamento di competenze e del personale dell’Ufficio dell’A2 del Mediterraneo che ha sede a Cosenza». Lo sostiene in una nota stampa il consigliere regionale Carlo Guccione. L’ufficio in questione, come precisa l’esponente dem, è stato istituito nel 1984 con una legge nazionale e deteneva specifiche competenze:  «l’autostrada Sa-Rc; la strada di grande comunicazione Paola-Cosenza-Crotone, limitatamente alla tratta Cosenza-Crotone; la strada di collegamento tra lo svincolo autostradale Grimaldi-Altilia e l’abitato di Colosimi. A Cosenza ha sede anche l’Area compartimentale Calabria e oggi gestisce 650 chilometri di rete stradale».

 

  

L’ufficio A2 del Mediterraneo ha curato, in questi anni, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria garantendo la mobilità e la circolazione h24: «E oggi il Consiglio di amministrazione di Anas decide di sopprimere l’ufficio, trovando un accordo su un modello a sedici compartimenti escludendo proprio l’ufficio speciale di Cosenza. A rischio – aggiunge Guccione - anche il trasferimento e la dislocazione del personale che opera negli uffici di Cosenza: parliamo di circa 300 persone. Questa nuova riorganizzazione territoriale non farebbe altro che svuotare le competenze dell’ufficio dell’A2 con sede a Cosenza». Per il consigliere regionale è importante non dimenticare che  «lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo non sono stati ultimati 58 chilometri del tratto calabrese. E gran parte sono in provincia di Cosenza e in particolare nella tratta Altilia Grimaldi, tra le più pericolose e dove si sono verificati il maggio numero di incidenti stradali».

 

Il Governo, continua ancora nella nota, ha deciso di rinunciare alla corsia di emergenza e agli interventi di adeguamento e ha ripiegato su un piano di manutenzione straordinaria del tracciato esistente: «Ecco perché l’ufficio di Cosenza non può essere soppresso e deve continuare ad occuparsi della manutenzione di questa tratta che deve essere fatta con criteri e tecniche diverse rispetto alla viabilità ordinaria. Gestione che non può essere affidata a compartimenti differenti. Così come è necessario che la sede di Cosenza continui ad agire nell’immediatezza nel caso di eventi calamitosi, incidenti, deviazioni di traffico per rendere h24 transitabile la tratta senza corsia di emergenza».

 

«Nel prossimo consiglio regionale presenterò un ordine del giorno per impegnare la Giunta a intervenire sulla questione e a interessare il presidente del Consiglio dei ministri e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per far recedere l’Anas da questo nuovo progetto di riorganizzazione territoriale», conclude Guccione.