La vicenda si ripropone dopo la mobilitazione dei lavoratori dallo scorso autunno. Alcuni dipendenti della Fondazione Terina tornano a manifestare per il mancato pagamento di sei mesi di stipendio e per la mancata riforma della Fondazione, annunciata mesi fa dal presidente Oliverio. Sono circa 40 i dipendenti che aspettano la riforma dell'ente, per essere collocati in altri enti della Regione. Subito dopo le elezioni regionali l'ente regionale, allora presieduto dall'avvocato Pasquale Scaramuzzino, era stato commissariato da Oliverio, intenzionato a riformare l'ente per ridimensionarne il personale e ristabilire le competenze. La fase di transizione è gestita dall'attuale commissario straordinario, Carmelo Savino, direttore generale dell'Agricoltura.


Ora la nuova protesta dei lavoratori, che chiedono una accelerazione al governo regionale, e il pagamento delle spettanze. Manifestazione che ha portato i dipendenti sul tetto della Fondazione.

 

Il commento del direttore Pasquale Motta - Siamo saliti sul tetto dove ormai da qualche ora si sono ritirati gli operai e i lavoratori della Fondazione Terina. La disperazione che registriamo dai loro interventi e dalle loro posizioni è così palpabile da rimanerne coinvolti. Ancora una volta, dobbiamo rilevare la trascuratezza con la quale la politica tratta bombe sociali come questa. Ancora una volta, come hanno rilevato gli stessi lavoratori, a dilatare i tempi è una burocrazia incapace di risolvere qualsiasi vertenza, una burocrazia che nuovamente viene delegata dalla politica a togliere quelle castagne dal fuoco che la politica stessa ha creato.

 

E' arrivato alla protesta il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che ha garantito che prenderà immediatamente iniziative per incidere sulla situazione di stallo dei lavoratori.