Expo 2015 – “L’evento si propone di dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione – ha dichiarato Oliverio – offrendo alla Calabria l’opportunità di presentare il proprio territorio in maniera più incisiva e significativa, in termini di qualità e genuinità dei nostri prodotti e delle proprie eccellenze territoriali”.


“Nel corso di questi ultimi giorni ho avuto modo di confrontarmi con gli uffici preposti al coordinamento delle attività preparatorie dell’Expo – ha aggiunto – al fine di verificare lo stato dell’arte e le iniziative da assumere per la definizione di tutti gli aspetti operativi e gestionali. Purtroppo ho dovuto constatare un notevole ritardo nel processo di preparazione, attualmente fermo alla semplice sottoscrizione dell’accordo di partecipazione. Sebbene l’ufficio ha svolto tutti gli adempimenti obbligatori, non è stata posta in sede politica amministrativa, la necessaria attenzione e non sono state assunte iniziative adeguate a cogliere pienamente le opportunità che Expo 2015 può offrire alla nostra regione”. Stoccate alla precedente amministrazione, la Giunta Scopelliti-Stasi, che avrebbe sottovalutato l’importanza dell’esposizione universale di Milano.


Task Force – Per recuperare il ritardo accumulato, Oliverio intende dare vita a una task-force, “con il concorso dei dipartimenti e delle strutture regionali interessate, per utilizzare al meglio l’importante appuntamento con l’Expo per una adeguata proiezione delle nostre risorse nello scenario nazionale e internazionale, con adeguate ricadute per l’intera regione”.


Stop ai contratti – “Alla luce di tutto ciò - conclude Oliverio -, mi preme dire che ho disposto che non si proceda alla sottoscrizione di alcun contratto con soggetti esterni, per i quali sono stati pubblicati avvisi e/o manifestazioni d’interesse e pubblicate graduatorie, per come apprendo dalla stampa, che determinerebbero oneri finanziari per la Regione, in una fase che possiamo considerare finale, in relazione a quanto doveva essere fatto (e non è stato fatto!) in preparazione dell’appuntamento di Expo. Procedere, infatti, alla sottoscrizione di contratti di consulenza sarebbe come aggiungere al danno la beffa”.