Alla fine, la montagna ha partorito un topolino? È questa l’impressione che si avverte nel vedere il programma del Calabria Day, l’evento per il quale la Regione Calabria ha stanziato quasi un milione di euro tra finanziamenti della manifestazione e fondi dedicati alla sua promozione ed al quale, a soli sei giorni di distanza, sono destinate pochissime righe sul sito del Padiglione Italia ed in tutti i suoi canali di promozione senza uno straccio di programma, una spiegazione, un dettaglio su chi parlerà, cosa dirà e di cosa ci si occuperà. Intanto, mentre nella nostra regione si definiva l’expo di Dubai un flop, il Padiglione Italia e tutta l’area espositiva continuano a macinare successi di pubblico e ticket staccati nonostante l’emergenza Covid.

Calabria Day, nessun accenno a Gioia Tauro a Dubai

Intanto, per aiutare i lettori, è bene fare un passo indietro: la Regione Calabria, in quanto partner del Padiglione Italia di Expo, aveva comunicato agli organizzatori che avrebbe tenuto un Calabria Day, una manifestazione dedicata alle bellezze ed alle tipicità proprie del nostro territorio. La data era stata inserita in calendario molto tempo prima, il 15 febbraio, il vestito quello delle grandi occasioni: una mostra multimediale, la realizzazione di un’esposizione con il meglio della tradizione locale e tanto altro ancora. Un appuntamento importante quindi per la Regione, che aveva messo sul piatto più di un milione di euro.

Peccato che, avvicinandosi i giorni, negli uffici di Germaneto avevano dimenticato di questo evento che non si teneva proprio a pochi passi da casa: a fine gennaio, dunque, è arrivata ai responsabili del Padiglione Italia prima la comunicazione che non avrebbero riempito lo spazio espositivo (affidato in pochi giorni alla Regione Campania, che ovviamente non si è fatta sfuggire l’occasione di mettere in mostra i suoi progetti più interessanti) e poi la disdetta del Calabria Day, spostato a nuova data, tra lo sconcerto di chi organizzava. Non è facile, infatti, immaginare una regione che paga per avere una vetrina mondiale e poi non si presenta: eppure, non ci si abitua mai al peggio.

Subito dopo il nostro articolo, il presidente Occhiuto aveva diffuso una nota ed un video, in cui annunciava come nuova data del Calabria Day il 21 marzo (la chiusura di expo è il 31 marzo…) e presentava un nuovo focus: basta turismo, basta bellezze, parliamo al mercato, presentiamo il porto di Gioia Tauro.

Una scelta strategica difesa con i denti anche dai suoi assessori: l’assessore al Turismo Fausto Orsomarso, infatti, nelle ore immediatamente successive ha sposato in pieno l’idea del presidente Occhiuto con una motivazione particolare: «Expo è stata un flop, non è più un appuntamento turistico, bene abbiamo fatto a rimodulare». Un’affermazione, però, smentita dai numeri diffusi: a metà gennaio l’Expo aveva già totalizzato dieci milioni di visite, un numero considerevole in epoca covid, e 50 milioni di tour virtuali, senza contare la corsa dell’ultimo mese.

Calabria Day, le ZES: evento fotocopia con il ministro Carfagna?

Dunque, cambio di programma: il 21 marzo si parla della ZES di Gioia Tauro, secondo il presidente Occhiuto, e di come questa sarà il motore dello sviluppo di una nuova Calabria. Basta bellezze, basta piatti tipici e gastronomia, portiamo il lavoro e le imprese negli Emirati Arabi. Un pò di confusione e smarrimento iniziale ma poi arrivano le conferme: si lavora su Gioia Tauro e la ZES, e poco male se la stessa Autorità portuale e altri enti avessero già previsto degli eventi sul porto. Si lavora per unire, si lavora tutti per la causa, e quindi ben venga.

A qualche giorno dalla riunione, però, tutto tace: non c’è un programma, non ci sono dettagli, nessuna nota stampa che dice chi parlerà, cosa si farà, chi sono gli ospiti. Solo un generico coinvolgimento del ministro Carfagna.  Eppure, solo qualche giorno fa, è apparso sul sito di Expo un evento dal titolo “Special economic zones: a new key to industrial policy and the relaunch of the port system”, che non parla di Gioia Tauro e che dice tutto e nulla. «Expo 2020 Dubai – dice l’evento - può rappresentare la vetrina internazionale dove valorizzare e rafforzare le prospettive di internazionalizzazione generate dalle Zone Economiche Speciali e dallo sviluppo dei centri logistici portuali delle nostre Regioni. L'evento sarà interamente dedicato alla promozione delle Zone Economiche Speciali come opportunità di rilancio della crescita industriale del Sud Italia e degli Emirati Arabi e del loro ruolo di porti, hub commerciali e turistici nella regione mediterranea e nel cosiddetto Mediterraneo allargato».

Un programma, quindi, che non cita in nessun modo Gioia Tauro: ed a dirla tutta, nemmeno la parola Calabria è mai presente, se non nel titolo “Calabria Day”. Per capire il paragone con le altre regioni, il presidente Zingaretti ha tenuto un incontro dal titolo «Lazio Eterna Scoperta – Una grande storia di viaggi, con uno sguardo al futuro». O ancora come la Regione Piemonte, che ha realizzato un intero ciclo di eventi sul design, la sostenibilità e il futuro.

Regione Calabria e Ministero per il Sud, programma fotocopia per gli eventi?

A gettare ancora più benzina sul fuoco una improvvida dichiarazione del ministro Carfagna proprio di qualche giorno fa, che annunciava la visita del Ministero del Sud a Dubai: «Il 21 e 22 marzo ad Expo Dubai per raccontare nuove opportunità investimento Zes meridionali, e cioè del grande sistema di aree con fiscalità di vantaggio e semplificazioni burocratiche che stiamo costruendo nel Mezzogiorno grazie ai finanziamenti del Pnrr». Quindi non un Calabria Day da invitata, come le era stato chiesto dal presidente Occhiuto, ma addirittura un incontro dedicato a tutte le Zes del meridione d’Italia ed organizzato direttamente dal ministero. Non quindi due ore, che risultano nel programma fornito dalla Regione Calabria, ma addirittura due giorni interi, il 21 e il 22 di marzo.

Non si capisce, quindi, chi firma l’evento. È quello della Regione Calabria nel quale si è inserito il Ministero del Sud o è quello del presidente Occhiuto che ha «chiesto una mano» alla collega di partito per organizzare quell’evento bypassando i problemi e la temperatura sui territori? Andare a Dubai, all’esposizione universale che si tiene ogni 5 anni, e non riuscire ad organizzare un evento di promozione turistica, territoriale, è davvero un colpo tremendo per la reputazione della nostra regione.

Intanto, per ora resta il dubbio: le dichiarazioni del ministro Carfagna da un lato, che annuncia a tutte le ZES italiane e meridionali che saranno protagoniste nei prossimi anni, dall’altro le affermazioni del presidente Occhiuto. Chi avrà avuto ragione, alla fine, lo vedremo nella firma in calce agli eventi, alla voce “organizzatore”.