Confcommercio Reggio: «Chioschi diventati discoteche non autorizzate»

L'organizzazione di categoria sottolinea, attraverso una nota stampa il mancato di rispetto delle regole dai gestori dei bar siti sulla via Marina bassa: «Sedie e tavolini posizionati alla rinfusa sulla sede stradale, musica ad altissimo volume e bivacchi: basta con questo turismo "selvaggio"»

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di Redazione
5 luglio 2019
09:52

La Confcommercio-Fipe di Reggio Calabria denuncia «gli eccessi della movida fracassona e deregolamentata che, quest’anno in maniera assai evidente, invade la via Marina bassa. «L'organizzazione di categoria non fa riferimento alle strutture dei lidi, le quali sono autorizzate anche ad organizzare serate danzanti bensì ai «chioschi che, nati per attività artigianali, sono stati
trasformati in attività di somministrazione di alimenti e bevande ed in spregio di qualsiasi regola e regolamento- chiosa l'organizzazione datoriale- svolgono la loro attività di movida selvaggia rendendo di fatto impossibile una semplice passeggiata a mare per famiglie e turisti». 

 


D’intesa con l’assessore alla polizia municipale, Antonino Zimbalatti, con il quale è stata avviata dal direttore Marisa Lanucara un'attiva interlocuzione la Confcommercio chiederà al Prefetto un intervento urgente interforze per l'ordine e la sicurezza pubblica, «così da porre fine ad una situazione che già ad inizio stagione si sta rilevando pericolosa». La via Marina di Reggio Calabria, dall’immenso valore ambientale, con il potenziamento dei servizi e delle attività diviene, soprattutto durante la stagione estiva un volano per la creazione di un circuito virtuoso del turismo in città, ma-come sottolineato dai vertici di Confcommercio- «solo gli stabilimenti balneari autorizzati all’intrattenimento, ossia i lidi, i quali sono soggetti a severissime regole, prescrizioni, controlli e divieti, rappresentano l’unico "baluardo" al turismo maleducato che, fuori da queste “oasi”, in prossimità dei chioschi, invade l’intero lungomare». Come sottolineato dall'organizzazione di categoria infatti, tra sedie e tavolini posizionati alla rinfusa sulla strada, musica ad altissimo volume, bivacchi, centinaia di giovani su di giri per l’euforia della festa e per gli eccessi dell’alcol, per una famiglia o per un gruppo di turisti, dopo il tramonto e sino a notte alta,  è impossibile anche solo immaginare di fare una semplice passeggiata la quale diventa un vero e proprio percorso ad ostacoli. 

 

«Occorre chiarire un' aspetto- scrive la Confcommercio in una nota stampa- i giovani e la movida sono i benvenuti sulla via Marina e saremo sempre favorevoli ad iniziative utili ad incentivare il turismo ponendosi sempre al fianco degli operatori commerciali. Turismo sì, ma un turismo gentile, rispettoso, agiato, a dimensione famiglie, non un turismo "selvaggio" fatto di eccessi. È indispensabile infatti, che tutte le attività vengano svolte nel pieno rispetto della legalità e che le regole utili a garantire che la via Marina non venga oltraggiata e abusata dallo "sballo" dell’ebrezza, e dal facile guadagno, siano fatte rispettare a tutti gli operatori e non solo ai lidi o ai gazebo della via Marina "alta". Non è legittimo né auspicabile- conclude la nosta Confcommercio- vedere la via Marina bassa trasformata in una discoteca all’aperto, in un rumoroso villaggio turistico, in un parco divertimenti per giovani troppo esuberanti, dediti all’abuso di sostanze alcoliche per colpa di chi spera con attività non autorizzate di incrementare i propri guadagni in "barba" all’intera comunità cittadina».

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