VIDEO | Il settore ha subito ripercussioni soprattutto durante i primi sei mesi del 2020 con un calo nelle compravendite, ora si registra un certo dinamismo ma restano criticità
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Non una vera e propria crisi, ma gli effetti della pandemia, con tutte le restrizioni che ne sono derivate, si sono riversati anche sul mercato immobiliare. Nel primo semestre del 2020, durante i mesi di lockdown totale, le compravendite nel crotonese, come era prevedibile, hanno subito un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Calano le compravendite
«La pandemia ha inciso su tutti i mercati e di conseguenza anche sul mercato immobiliare – ci spiega Salvatore Mazza, presidente Fimaa Confcommercio Crotone – Durante il primo lockdown, tra marzo e aprile dello scorso anno, le nostre agenzie sono rimaste chiuse, come molte altre attività. Quei di mesi di inattività hanno riportato fisiologicamente delle conseguenze con cali nelle compravendite che, come abbiamo potuto analizzare spulciando anche i dati dell’Agenzia delle Entrate e del Territorio, sono stati del 22,4% nella provincia di Crotone e del 22,2% nella città capoluogo, considerando che quest’ultima rappresenta quasi il 50% delle compravendite dell’intera provincia».
Criticità del settore
Dopo lo stop forzato, il mercato ha ripreso un certo dinamismo ma alcune criticità permangono: «Intanto, c’è stata una fase in cui noi agenti immobiliari non abbiamo potuto, per effetto dei vari Dpcm, far visitare le abitazioni in presenza e abbiamo dovuto ricorrere alle visite virtuali e comprare casa in questa modalità non è il massimo». Si sono inoltre allungati i tempi della compravendita: «Le banche lavorano in smart working e molti istituti si sono concentrati sulle istanze delle imprese. Sta di fatto che oggi mediamente per ottenere un mutuo non bastano tre mesi».
Difficoltà future
In futuro, infine, vista la crisi economica, potrebbe essere ancor più difficile acquistare un immobile: «Molti lavoratori si ritroveranno nell’arco dell’anno con alcune mensilità in cassa integrazione, mentre autonomi e imprese registreranno notevoli cali di fatturato. Quindi, presentarsi in banca con uno storico reddituale intaccato in questi termini non sarà sicuramente un bel biglietto da visita per i mesi e gli anni a venire».