VIDEO | Secondo uno studio della Confederazione, prima della pandemia in città vi erano timidi segnali di ripresa. Poi, i fatturati azzerati. «Web tax, rigenerazione urbana e digitalizzazione fondamentali per la ripresa»
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La pandemia ha frenato lo sviluppo commerciale a Crotone, che fino all’anno scorso mostrava invece leggeri segnali di ripresa. È quanto emerge da uno studio condotto da Confcommercio sull’evoluzione commerciale in 120 città capoluogo di provincia con particolare riferimento al centro cittadino. «L'emergenza Covid, in atto ormai da un anno, si è abbattuta in maniera drammatica sul nostro sistema di imprese colpendo, in particolare, le filiere del turismo e della ristorazione, che – è evidenziato in una nota - hanno azzerato i loro fatturati, ma anche moltissime imprese del commercio al dettaglio e del comparto del tempo libero (attività artistiche, sportive e di intrattenimento) che hanno chiuso definitivamente l'attività».
Timidi segnali di ripresa prima del Covid
Nel centro cittadino di Crotone, tra il 2012 e il 2020, si assisteva a un timido dinamismo: le attività al dettaglio erano passate da 490 a 515 con un lieve aumento del 5,1%. Allo stesso tempo, anche la di fuori dell’area centrale della città si registrava un +5,2%.
Nello stesso periodo, il numero di strutture ricettive è aumentato nel centro storico (da 4 a 14) ma diminuito al di fuori (da 15 a 6). In crescita, non solo nell’area centrale della città, gli esercizi di bar e ristoranti, rispettivamente del +41,8% e +3,9%.
Fatturati azzerati
«Bisogna però considerare che adesso – commenta il presidente di Confcommercio Calabria Centrale-Crotone, Giovanni Ferrarelli - i fatturati sono stati azzerati dalla pandemia, quindi bisognerà ripartire, quando ce ne sarà data la possibilità, da dove si era lasciato lo sviluppo del terziario della nostra città. Ci auguriamo che si riprenda il necessario clima di fiducia e che i piccoli operatori possano tornare a occuparsi solo della corretta gestione dell’impresa».
Le richieste
Le richieste per sostenere la ripresa delle attività commerciali, non solo a Crotone, sono chiare. Innanzitutto, spiega Ferrarelli, «è fondamentale introdurre la web tax, perché in questo momento di pandemia, con la chiusura di molti esercizi commerciali, i colossi del web hanno padroneggiato. Poi, c’è la necessità di un vero e proprio processo di rigenerazione urbana, che Confcommercio Crotone promuove da sempre. Infine, bisogna sostenere le imprese, attraverso fondi pubblici, affinché entrino nel campo della trasformazione digitale».