Scenderanno in piazza sabato 10 aprile davanti alle prefetture di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia i lavoratori stagionali del settore agricolo, esclusi da ogni tipo di ristoro anche nel decreto sostegni. È quanto si legge in una nota di di Fai-Cisl, Flai-Cgil, e Uila-Uil, le cui segreterie territoriali hanno organizzato l'iniziativa nell'ambito della mobilitazione nazionale "zero sostegni-zero diritti" che ha preso il via il 31 marzo a Roma e che sabato porterà la protesta davanti a tutte le prefetture d'Italia.

«Le lavoratrici e i lavoratori agricoli, quelli che lavorano negli agriturismi e nel settore del florovivaismo sono stati nuovamente discriminati, dopo aver perso in questo settore nell'ultimo anno milioni di giornate di lavoro. L'emergenza sanitaria ha fatto precipitare la maggior parte di questi lavoratori e le loro famiglie in una situazione di totale povertà», spiegano i segretari territoriali di Fai (Daniele Gualtieri), Flai (Battista Platì) e Uila (Giorgio Vito, Massimo Converiati e Pasquale Barbalaco).

Saranno proprio questi ultimi ad esporre ai rappresentanti territoriali del governo alcune rivendicazioni, come - si legge ancora nella nota - la garanzia per l'anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell'agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l'estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; la tutela ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell'attività di pesca.

Inoltre i sindacati del comparto chiedono che venga riconosciuta la "clausola sulla condizionalità sociale" nella Politica agricola comune (PAC) per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi spetta i contratti di lavoro e le leggi sociali. Esprimono poi contrarietà al tentativo di semplificare ancor di più l'uso di voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori, e rappresentano l'esigenza di rinnovare celermente i contratti provinciali del settore agricolo e florovivaista, visto che le trattative sono ancora bloccate in quasi tutti i territori. Al presidio che si terrà davanti alla prefettura del capoluogo di regione tra le ore 10 e le ore 12, prenderanno parte anche i segretari generali regionali di Fai, Flai e Uila, rispettivamente Michele Sapia, Bruno Costa e Nino Merlino.