Cosenza, la scuola Pisano di Serra Spiga sepolta dai rovi e dal degrado

INTERVISTE | L'edificio è chiuso da anni per mancanza di alunni ed è stato abbandonato. Potrebbe rappresentare un presidio di cultura e socialità in un quartiere difficile, ma il Comune non ha le risorse per la riconversione

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di Salvatore Bruno
26 febbraio 2020
15:34

Uno dei due ingressi esterni della scuola Rita Pisano, sito a Cosenza, è sbarrato dai rovi. L'altro consente di arrivare fino alla porta di entrata del plesso principale, chiusa con un lucchetto ormai da un decennio. I rimanenti varchi di accesso sono stati invece tutti murati, una misura necessaria per prevenire intrusioni indesiderate.

Una scuola abbandonata

L'edificio è abbandonato, per mancanza di alunni e della volontà politica di recuperarne gli ampi locali affacciati sul rione di Serra Spiga, quartiere popolare di Cosenza a monte dello svincolo autostradale. Una periferia difficile, dove i presidi di accoglienza e di socialità potrebbero fare la differenza.


Chi era Rita Pisano

Lo stabile è intitolato a Rita Pisano, tra i dirigenti politici cosentini simbolo della emancipazione femminile. Esponente del Partito Comunista, sfiorò l'elezione alla Camera dei Deputati nel 1963, poi guidò da sindaco la comunità presilana di Pedace per 18 anni, fino alla prematura scomparsa del 1984, a soli 58 anni.

Giudicenadrea: «Mia madre ne soffrirebbe»

«Tenerla chiusa così è un dolore al cuore» commenta Giuseppe Giudiceandrea. L'ex consigliere regionale è figlio di Rita Pisano. «Qualche anno fa il compianto sindaco di Cosenza Giacomo Mancini le rese omaggio intitolandole questa scuola, oggi in preda al degrado. Potrebbe essere recuperata e riconvertita a presidio di cultura e legalità. Per come è ridotta penso che anche mia madre ne soffrirebbe».

Servono risorse finanziarie

Le condizioni dell'edificio, riflettono quelle di tutta l'area alle prese con abbandoni indiscriminati di spazzatura, scale pericolanti ed altre criticità diffuse. Per rendere nuovamente fruibile questa struttura occorre un finanziamento importante. Con il comune in dissesto bisogna attingere a fondi regionali o alle risorse europee. Le idee non mancano.

La casa delle associazioni

«Questa potrebbe essere la casa delle associazioni - dice Demetrio Guzzardi, editore e presidente della Universitas Vivariensis - Il recupero di questo luogo potrebbe rappresentare la rinascita di questo quartiere. Ne avremmo tutti bisogno». Lo abbiamo intervistato insieme allo stesso Giudiceandrea.

 

Giornalista
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