Il progetto è stato presentato durante un’assemblea dei lavoratori dell’Ufficio scolastico della città dei bruzi
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Oggi durante un’assemblea dei lavoratori dell’Ufficio Scolastico di Cosenza con la Rsu e le sigle sindacali la Uilpa ha presentato ai lavoratori il progetto “no bossing, no mobbing”. Questo nuovo ed importante Osservatorio ha raccolto immediatamente le attenzioni dei lavoratori ed anche diverse segnalazioni.
«Il fenomeno del Bossing è una delle forme più gravi di condotta contro un lavoratore, sostiene Bonaventura Ferri segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Cosenza in una nota, è da tempo che studiamo il fenomeno ed il risultato è proprio l’Istituzione dell’Osservatorio come strumento, indispensabile, per il contrasto di quelle condotte pericolose ed a danno dei lavoratori, soprattutto, della pubblica amministrazione».
Con questo nuovo Osservatorio «i lavoratori avranno uno strumento in più per contrastare sul nascere episodi che se trascurati possono diventare “condotte lesive” difficili da gestire ed affrontare da soli, con il nuovo Osservatorio i lavoratori, certamente, non saranno più da soli». L’assemblea odierna dei lavoratori dell’Ufficio scolastico di Cosenza consegue alle proteste finora attivate per denunciare il malessere dei lavoratori ed i disservizi originati non soltanto dalla grave carenza di organico. Durante l’assemblea – si legge ancora nel comunicato - sono state decise ulteriori forme ed iniziative di protesta, dopo l’ultimo tentativo di conciliazione andato a vuoto presso la Prefettura di Cosenza il 18 marzo scorso, di quanto deciso dai lavoratori riuniti con la Rsu ed i rappresentanti sindacali verrà data successiva comunicazione congiunta.
«Nell’Ufficio scolastico di Cosenza, conclude il sindacalista della Uil, si è arrivati ad una situazione veramente difficile, sia per i lavoratori che per l’utenza, a questo punto riteniamo che senza ritardi si possa riavviare ben presto, in maniera ottimale, la situazione di questo importante ufficio considerato anche il normale turn-over dirigenziale e la giusta integrazione dell’organico con ulteriori risorse appena disponibili».