Sono due i volti del coronavirus: l’emergenza sanitaria e la solidarietà. Dopo la chiusura di tante attività produttive, la situazione di emergenza riguarda anche il lato economico e sociale, molti hanno perso il lavoro, soprattutto chi viveva di lavori occasionali, ed oggi hanno difficoltà a mettere un pasto sulla tavola. Sono i nuovi poveri. Con il decreto del governo, a queste categorie saranno assegnati i buoni spesa ed il bonus da 600 euro, ma ci sono realtà anche di estrema povertà e sin da subito, su tutto il territorio calabrese, è partita una gara di solidarietà per sostenere i soggetti più fragili.

 

Diverse le dimostrazioni di altruismo anche a Catanzaro da parte di semplici cittadini, aziende, associazioni, club service. Importante anche il lavoro svolto dalla Protezione civile comunale. Ma tanti sono anche i giovani che in maniera spontanea, giorno dopo giorno, sono riusciti a creare una rete di volontariato che consente l’acquisto e la consegna di generi alimentari e farmaci. 

Le testimonianze

Tra i tanti giovani che si stanno impegnando per aiutare le famiglie che in questo periodo stanno facendo fatica a garantire beni di prima necessità ai propri figli, c’è Antonella Aceto, una ragazza che era partita da sola in questa “missione” e che ora collabora con una serie di associazioni. Antonella, ogni giorno, entra in contatto con le storie di tante famiglie, realtà spesso estreme. 

«Tutti i volontari che stanno collaborando – ha detto Antonella - stanno mettendo a rischio la propria salute, a discapito dei nostri contatti sociali. Spesso ci è capitato di scoprire famiglie che vivono in una condizione estrema povertà. La più esemplare è la storia di una famiglia che non aveva neanche un biberon per il proprio bimbo di 4 mesi. Da lì è scattata una gara di solidarietà non solo tra i nostri più stretti contatti, ma anche da parte di calabresi che vivono al nord e che hanno inviato davvero di tutto: dai pannolini ai giochi, dai prodotti per l’igiene al termometro. Ci sono persone che anche per un solo pacco di farina sono contenti e ti ringraziano e quindi capisci che quel poco per altri è davvero tanto. Ad essere solidali sono stati anche i bambini che hanno scelto di donare dei giocattoli ad altri loro coetanei. Basta pochissimo per fare qualcosa di grande». 

Anche gli assistiti diventano volontari

La presenza dei tanti volontari rappresenta, per i tanti assistiti, anche una cura, un modo per non sentirsi soli: «Con tutti loro ho instaurato un rapporto sociale, anche per deformazione professionale, - ha detto ancora Antonella - perchè in molti hanno bisogno di parlare dei loro problemi, altri invece si vergognano perché sono persone che fino a poco tempo fa non avevano mai avuto di questi problemi». Una rete che si allarga ogni giorno perché anche gli stessi assistiti, non avendo la possibilità di donare, chiedono di poter diventare volontari per aiutare il gruppo nelle consegne.

 

A coordinare il gruppo dei volontari, Gianmichele Bosco: «Noi abbiamo una lista di circa 200 famiglie, potenziali beneficiari, - ha detto – quando abbiamo iniziato nel mese di marzo eravamo solo 7 persone, ma nel giro di poco tempo si è creata una rete enorme ed ora siamo circa 30 persone. Abbiamo ricevuto il sostegno e la solidarietà da tantissime persone. Grazie a tutti coloro che hanno donato e a tutti i volontari siamo riusciti a raggiungere, ad oggi, oltre 300 consegne».  

 

Come contattare i volontari 

Tra le tante associazioni e i gruppi di Catanzaro che collaborano ci sono: Centro Servizi al volontariato, Usb, Fondazione Stella, Croce verde, Potere al popolo, Acquamarina, Banco Alimentare e Jamu. 

Questi i numeri per contattare i volontari di Croce verde, Potere al popolo e Fondazione Stella: 320 7456105 – 338 4982608