Questa mattina la piazza Bernardino Le Fosse di Rossano si è animata con una manifestazione significativa, organizzata per sostenere l’investimento portuale della multinazionale Baker Hughes, un progetto che potrebbe cambiare il volto economico dell’area portuale di Corigliano Rossano. L’iniziativa ha visto la partecipazione di diversi esponenti della comunità, ciascuno portavoce di una visione comune: il futuro del territorio passa attraverso investimenti strategici e uno sviluppo sostenibile. Tra i principali protagonisti, si sono distinti la referente del movimento “Io resto a Corigliano Rossano”, Emilia Capoverde, il senatore Ernesto Rapani e il coordinatore della Uil Corigliano Rossano, Luciano Campilongo.

Capoverde: «Un’opportunità per i nostri giovani e per il territorio»

Emilia Capoverde, cittadina rossanese e rappresentante del movimento “Io resto a Corigliano Rossano”, ha aperto la manifestazione con un appassionato intervento a favore dell’investimento di Baker Hughes. «Siamo favorevoli a questi investimenti nel nostro territorio perché siamo la terza città più grande della Calabria, con un alto tasso di giovani che sono costretti a emigrare per cercare lavoro. Noi, come tante altre persone, vogliamo ritornare nella nostra comunità e trovare qui un lavoro dignitoso e stabile», ha affermato Capoverde, sottolineando l’importanza di creare opportunità lavorative durature.

Il movimento da lei rappresentato si è costituito come una risposta alla crescente emigrazione giovanile, un fenomeno che ha svuotato il territorio delle sue forze più fresche e dinamiche. «Chi ha una famiglia o chi vuole costruirne una deve avere l'opportunità di lavorare tutto l'anno, non solo per due o tre mesi», ha continuato Capoverde, evidenziando la precarietà lavorativa che caratterizza il mercato del lavoro locale.

Capoverde ha anche risposto alle critiche mosse dagli ambientalisti, che temono l’impatto del progetto sull’ecosistema locale. «Agli ambientalisti voglio dire che si può discutere e rivalutare la situazione. Baker Hughes è un'azienda molto seria nel suo settore, e non ha nulla a che vedere con le accuse infondate che circolano sui social media», ha dichiarato, aprendo a un dialogo costruttivo che miri a conciliare sviluppo economico e tutela ambientale.

L’appello finale di Capoverde è stato rivolto al sindaco e alle istituzioni locali: «Non possiamo permetterci di far scappare questa grande opportunità. Il mio appello è al nostro sindaco, affinché si impegni a non farci perdere questa chance per il futuro del nostro territorio».

Rapani: «Un progetto che richiede unità e visione»

Il senatore Ernesto Rapani è intervenuto nella manifestazione con un discorso che ha evidenziato la necessità di un’azione politica coesa e lungimirante. Rapani ha sottolineato come la popolazione stia progressivamente comprendendo l’importanza e la compatibilità del progetto con il territorio: «La gente ha iniziato a capire che si tratta di un investimento molto utile, non solo per Corigliano Rossano, ma per l'intero territorio. Probabilmente si è documentata e ha capito che è un’opportunità che merita di essere supportata».

Il parlamentare ha duramente criticato l’amministrazione comunale per la mancanza di dialogo e cooperazione con l'Autorità portuale e altri enti coinvolti. «Questo dimostra che c'è incapacità dal punto di vista amministrativo, perché se non c'è dialogo tra gli enti, uno sviluppo del territorio non lo si può neanche immaginare. L’amministrazione avrebbe dovuto sedersi al tavolo sin dal primo giorno, insieme a Baker Hughes, all'Autorità portuale e agli enti preposti, per studiare una soluzione condivisa», ha affermato, evidenziando come il ricorso alla giustizia amministrativa non faccia altro che rallentare l’intero processo.

Il senatore ha espresso preoccupazione riguardo al rischio che l’azienda possa decidere di abbandonare il progetto a causa delle lungaggini burocratiche: «La carta bollata non porta a niente, solo a perdite di tempo, con il rischio che l'azienda, che naturalmente deve fare i suoi interessi, abbandoni il territorio per cercare altre opportunità altrove».

Guardando alla conferenza prevista per fine mese, convocata su richiesta dei gruppi consiliari di opposizione, Rapani ha auspicato che tutte le parti in gioco riescano a trovare un accordo unanime per dare il via libera al progetto: «Di fronte a un investimento del genere, non ci possono essere divisioni, ma deve esserci una sorta di unanimità. L'auspicio è che maggioranza e opposizione, insieme al sindaco, trovino la soluzione e diano prima possibile l’ok a Baker Hughes per potersi insediare nell'area di Corigliano Rossano».

Rapani ha anche affrontato il tema delle Zone economiche speciali (Zes) e dell’Autorità portuale, evidenziando la necessità di evitare cortocircuiti amministrativi che potrebbero ulteriormente ostacolare lo sviluppo del progetto. «A livello nazionale abbiamo ritenuto opportuno accorpare le Zes in un'unica Zes, proprio per ridurre le perdite di tempo. È chiaro che se l'amministrazione vuole continuare a far perdere tempo, ha tutte le carte in mano per poterlo fare. L'auspicio è proprio quello che si eviti di perdere tempo».

Il suo messaggio conclusivo è stato chiaro e diretto: «Se non si vuole l’investimento, bisogna avere il coraggio di dirlo chiaramente, altrimenti è inutile continuare con ricorsi e altre azioni dilatorie».

Luciano Campilongo: «Mediazione e dialogo per il bene della Calabria»

Luciano Campilongo, coordinatore della Uil di Corigliano Rossano, ha concluso la serie di interventi sottolineando l’importanza della mediazione tra le varie parti coinvolte. Campilongo ha dichiarato di aver partecipato a diverse discussioni con l’amministrazione, il sindaco e altri soggetti interessati dall’azienda e dall'Autorità portuale, e ha accolto positivamente la convocazione dell’incontro del 31 agosto: «Credo che, se riusciremo a trovare una mediazione tra le nostre posizioni, quelle dell'azienda e dell'amministrazione comunale, si possa arrivare a un accordo, anche se solo provvisorio».

Campilongo ha ribadito l’importanza dell’investimento di Baker Hughes per tutta la regione, definendolo un’opportunità cruciale per migliorare l’economia locale: «È un investimento importantissimo, non solo per Corigliano Rossano, ma per l'intera Calabria. Potrebbe anche migliorare rispetto a quanto proposto inizialmente, magari ampliando ulteriormente le fasi di lavorazione».

Pur riconoscendo la complessità della situazione, Campilongo ha invitato tutte le parti a evitare lo stallo e a lavorare insieme per il bene del territorio: «Se non troviamo un punto d’incontro tra le posizioni dell'amministrazione, le nostre e quelle degli altri soggetti coinvolti, non faremo un buon servizio al nostro territorio. Dobbiamo ragionare insieme e, solo dopo il 31, decidere se proseguire con ulteriori azioni, magari coinvolgendo i giovani che oggi stanno manifestando in piazza».

Campilongo ha rivolto un appello all’unità e alla responsabilità, invitando tutti a guardare oltre le divisioni per cogliere un'opportunità che potrebbe segnare una svolta per la Calabria. «Il futuro della nostra regione dipende dalla nostra capacità di collaborare e di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Solo così potremo garantire un futuro prospero e sostenibile per Corigliano Rossano e per tutta la Calabria».